Un ciak a Lecce per Ornella Muti, Raoul Bova e Serena Autieri. A Taranto girata fiction Rai
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Coronavirus in Basilicata, 62 positivi e 2 decessi. Regione resta in zona gialla
Pittura e note
Alessandro Salvatore
03 Dicembre 2020
Let me be myself: lasciatemi essere me stesso. Il titolo del mega murales su Anna Frank, firmato dal brasiliano Eduardo Kobram, simboleggia l’animo di artista ad Amsterdam di Paolo Notaristefano. Ventisette anni, il graphic designer di Massafra, in questo weekend, coglierà ufficialmente i primi frutti della sua esperienza olandese, maturata da un anno abbondante nel contaminato mondo dell’improvvisazione che è l’NDSM Werf. L’ex porto industriale, nel cuore di Amsterdam, dal 2015, con la dismissione delle fabbriche, è diventato un centro animato da aziende di moda e di design, collettivi artistici e nuovi hot spot architettonici, che permettono di guardare la città con occhi nuovi. In questo caleidoscopio dove fermenta il contemporaneo, tradotto dall’opera-tributo al simbolo olandese della Shoah, domani, alle ore 14 locali, si inaugureranno gli open studios Treehouse. Il centro creativo battezzato col nome di «Casa sull’albero» (traduzione letterale) racchiude lo spirito di venti artisti in residenza che, ciascuno con il primo linguaggio (dalla musica al cinema, dalla scultura alla fotografia) e la propria radice culturale, alzerà i veli sulla mutazione creativa del terzo millennio.
Uno dei loft di Treehouse sarà occupato da Paolo Notaristefano, la cui vocazione è in connessione con i Paesi Bassi, visto che soprattutto le sue opere ad olio sembrano attraversare certi concetti esposti dalla pittura fiamminga. Panorami ancestrali, gole marine, uomini in miniatura, arene ideologiche, sono percorsi dall’inchiostro del bravo massafrese. Il suo tocco vale una trasposizione in 3.0 della magia fiamminga. «La ricerca che porto avanti all’interno del Treehouse si basa sull’improvvisazione nel campo dell’arte visiva e della musica. L’unione tra le due e la sperimentazione soprattutto mediante la pittura mi dà la possibilità di ritagliare un pezzo di libertà nell’adesso e quindi di far fluttuare un mondo poco considerato fatto di sogni».
Attraverso la «Gazzetta», Notaristefano lancia la fiamma dell’integrazione. Egli, infatti, da otto anni è presente nella scena jazz-core italiana come batterista perpetuando il parallelismo tra arte visiva e musica. «Parallelismo che con il tempo, come due magneti, cerca di tradurre in una soluzione unica» annota il giovane, anticipando la «cifra» dell’altro evento olandese che lo vedrà protagonista sabato 5. Cosmic Drops (gocce cosmiche), la performance di audiovisivo e pittura, con special guest l’artista francese Xavier H, costituisce il battesimo del progetto «Onierika» di cui Notaristefano è co-fondatore. Nello spazio «Vibrasonika», sul bordo del canale Oudeschans, Paolo, in collaborazione a distanza con il fratello Mino polistrumentista, fornirà un supporto audio visuale, sotto i riflettori di un light show in stile anni Sessanta, fondendosi nell’inchiostro alcolico maneggiato da Xavier H, altro «prodotto» importato dall’Olanda.
Pittura e musica, dunque. Una fusione che risiede nella vocazione di Notaristefano, che è il curatore dell’associazione Onierika, nella cui inventata etimologia c’è un’essenza: «Significa proagire con amore e per la libertà dell’anima. Deriva dalle parole onirico e pronoia». Cosmic Drops attraversa il tema catartico dei chakra. Dalla filosofia orientale pulserà l’energia che risiede nell’umano. L’arte è lo strumento evocativo. L’ideazione, firmata da Notaristefano, costituisce il grido del cambiamento. Dal quella Amsterdam dove, evidenzia il talento di Massafra, «l’area dell’NDSM mi fa ricordare Taranto». La citazione è illuminante per la città jonica che, finora, non è stata in grado di riconvertire la sua soffocante matrice industriale in ossigenante liberazione artistica.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su