Il governo cinese ha avviato lo scorso anno una campagna su scala nazionale contro la schiavitù e il lavoro infantile dopo diversi casi di bambini e di disabili mentali o anche contadini poveri costretti a lavorare in miniere o in fornaci nelle province di Shanxi e di Henan.
Questa settimana gli organi di informazione di Stato riferiscono che migliaia di minori originari di Sichuan sono stati venduti per lavorare come schiavi nelle fabbriche della ricca provincia industriale di Guangdong, nel sud della Cina.
Ieri quotidiano 'Wen Wei Poi', con sede a Hong-Kong, riportava la notizia che 167 bambini rapiti come schiavi e portati nelle fabbriche di Dongguan, nella provincia di Guangdong, sono stati ritrovati e messi in salvo dalla polizia.