Il numero delle auto a spina a fine giugno ha sfiorato le 300mila unità (297.607 per l’esattezza) praticamente divisi tra le cosiddette «Bev» (totalmente elettriche) e le «Phev» (ibride plug-in). Tuttavia, il mercato - nonostante le «spinte» e gli incentivi messi a disposizione dallo Stato - si muove in maniera inversamente proporzionale a quello delle auto con motore endotermico per una serieie di ragioni, tra cui prezzo e infrastrutture (ricariche in primis).
IL 30% IN PIù Una delle principali ragioni, confortate anche da studi di settore, è che il prezzo dell’auto è il primo fattore che condiziona le scelte di acquisto. Ad oggi, infatti, il prezzo delle auto elettriche è mediamente superiore del 30% di quelle a motorizzazione tradizionale. Condizione che gioca un ruolo importante anche nel meccanismo degli incentivi: attualmente, infatti, per la classe di auto elettriche che consentono un contributo fino a 5mila euro, i modelli disponibili per la fascia di prezzo incentivata sotto i 35mila euro, sono meno del 30% di quelli disponibili, particolare che la dice lunga sull’andamento lento delle prenotazioni (come riferiamo in altro servizio). La domanda di auto elettriche, secondo gli analisti, arriverà a superare ogni tipo di alimentazione entro il 2025, nel 2030 rappresenterà il 50% del totale e nel 2050 quasi l’80%.
I DATI DI GIUGNO A giugno 2022, i veicoli completamente elettrici BEV conservano la quota di mercato dello scorso anno, mentre è in aumento la quota PHEV, attestandosi rispettivamente al 4,7% ed a 5,5% (lo scorso anno erano entrambe a 4,7%)...