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Policoro, Nova Siri e Tursi
tre comuni nuclearizzati
ma senza che lo sapessero

 
nucleare

Ignorandolo, nel 2011 non poterono adire le vie legali

Domenica 19 Novembre 2017, 11:17

di FILIPPO MELE

POLICORO - Tre Comuni (Policoro, Nova Siri e Tursi) sono diventati “nuclearizzati” senza saperlo nel 2009. Tanto che, nel 2011, non adirono le vie legali contro il governo nazionale per il taglio del 70% delle risorse loro spettanti. Come fece Rotondella, nuclearizzata “doc” per avere nel suo territorio il sito atomico Itrec. Che fare? Come inserirsi nel contenzioso con Roma? C’è la via seguita da Latina, ente del Club nucleare avendo nel suo “ambiente” l’ex centrale di Borgo Sabotino ma anch’essa fuori dal contenzioso. Andiamo con ordine. Intanto ai 4 Comuni jonici ed alla Provincia di Matera, Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre scorso, sono stati assegnati i fondi di compensazione 2014 per euro: Rotondella 655.392,20; Provincia 327.696,10; Nova Siri 98.556,67; Policoro 195.706,27; Tursi 33.433,15. Ma da quando i tre centri confinanti con Rotondella sono entrati nel “Club”? Dal 2009 quando fu modificata la legge istitutiva del “ristoro”, varata nel 2003 dopo la “battaglia di Scanzano Jonico” contro il cimitero atomico.

Troppo fresca l’entrata nel “circuito” perché Nova Siri, Tursi, e Policoro, nel 2011, presentassero ricorso contro il Governo che nel 2004, premier Silvio Berlusconi, tagliò del 70% l’anno le risorse per i comuni. Rotondella, se vincerà la causa, avrà diritto a 15 milioni di euro! Facile fare il calcolo per gli altri. Causa che, in prima istanza, ha dato ragione agli enti locali. Ma il Governo, premier Matteo Renzi, ha presentato appello. Che si discuterà nel dicembre 2018.

Ma c’è una possibilità per chi non è nel processo per inserirsi nel procedimento? “Abbiamo già parlato con Rotondella – ha spiegato il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma -. Se avrà ragione anche noi potremo chiederemo il danno retroattivo”. Ed Enrico Mascia, primo cittadino di Policoro: “Il problema è in progress. Lo definiremo insieme”. Così, anche Eugenio Stigliano, Nova Siri, nel rimarcare l’assenza del ricorso legale del 2011, sta studiando il da farsi. Ma in attesa della sentenza d’appello e dell’eventuale Cassazione perchè non seguire l’iter percorso da Latina? Il sindaco della città pontina, Damiano Coletta, il 17 ottobre 2016 ha inviato alla presidenza del Consiglio, al ministero dell’Economia e al Cipe un atto di invito, diffida e messa in mora in riferimento al ristoro nucleare. Una sorta di “Ci siamo anche noi” prima del giudizio finale sul contenzioso milionario.

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