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Pisticci, «I privati non hanno colpe per i liquami sversati in strada»

 
Antonio Corrado

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Antonio Corrado

Pisticci, «I privati non hanno colpe per i liquami sversati in strada»

I gestori dei villaggi chiamano in causa l’Acquedotto lucano

Venerdì 01 Agosto 2025, 10:23

I condomini delle strutture turistiche di marina di Pisticci, respingono al mittente le presunte responsabilità dei disservizi nella depurazione, che si sono tradotti nello sversamento di liquami dai tombini e per strada. Un problema serio, che rischia di aggravarsi con il boom di presenze turistiche previsto in agosto. Nei giorni scorsi il consigliere di minoranza, Vito Di Trani, ha puntato il dito sull’Amministrazione comunale, rea a suo dire di non aver saputo utilizzare i fondi destinati alla realizzazione del collettamento e dell’impianto di depurazione per l’area turistica. Il sindaco, Domenico Albano, ha parlato della gestione privata del servizio condominiale, richiamando gli amministratori dei condomìni alle proprie responsabilità. «Amministro uno dei residence a Lido 48 -spiega alla Gazzetta Anna Maria Quarato- e sottolinea che non può considerarsi privato un condominio con 175 unità abitative, i cui proprietari pagano Imu (imposta municipale sugli immobili ndr), Tari (Tariffa rifiuti ndr) e ogni altra tassa comunale, senza ottenere in cambio alcun servizio. Direi che denominarli “villaggi di località 48” sia assolutamente improprio. Oltre al condominio da me amministrato ve ne sono altri due, totale 500 unità abitative, e calcolando una media di 4 residenti/unità siamo a 2.000 persone. -rimarca Quarato- I condomìni sono sorti con la lottizzazione le Dune, ultimo rinnovo 2009, oggi scaduta e mai rinnovata. Le opere di urbanizzazione primaria sono state cedute al Comune, quindi per competenza il depuratore sarebbe dovuto passare ad Acquedotto lucano (Aql), unico soggetto titolato in Basilicata alla gestione del servizio idrico integrato. Abbiamo regolare fornitura attiva con Aql, ma nelle nostre bollette non compare la voce fogna e depurazione. I condomini e gli amministratori non hanno alcuna responsabilità nella gestione del depuratore, subiscono le conseguenze di condotte omissive perpetrate per anni. Fino ad ora il depuratore ha funzionato grazie all’impegno della lottizzante ancora valido, che ha delegato un manutentore alla conduzione dell’impianto. I condomini a loro volta, hanno versato la stessa aliquota che avrebbero versato ad Aql, secondo le tariffe Egrib in vigore al manutentore. Nel frattempo era in piedi un progetto di collegamento al depuratore comunale di “Tamma”. A dicembre 2022 una delibera regionale ha spostato i fondi su altro Comune facendoci perdere ogni speranza di essere collettati, e contestualmente il gestore privato ha quadruplicato la richiesta economica e dichiarato rescisso unilateralmente il vecchio contratto, introducendone nuove responsabilità a carico dei condòmini, assolutamente vessatorie nelle clausole e nei costi. Quindi i condòmini abbandonati a sé stessi, hanno presentato denuncia querela. Ringraziamo il sindaco per aver recepito la denuncia, convocato il Tavolo in prefettura e diffidato la società conduttrice del depuratore a riprendere il servizio -prosegue Quarato- ma temiamo che non sarà sufficiente ad affrontare agosto, periodo di massima presenza, con il depuratore spento. Scaduta la lottizzazione con l’iter di cessione delle opere primarie incompleto, non si può parlare di rapporto privatistico per 500 alloggi in forma giuridica di condominio autorizzato sul territorio. Abbiamo aspettato il collettamento per vederlo svanire. Il problema va risolto tra enti -conclude Quarato- è più grande di noi che non abbiamo responsabilità alcuna».

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