Nell’ultimo giorno di campagna elettorale per le Comunali, a Matera è il calcio a tenere banco e a far scoppiare la polemica. In particolare, in queste ore, nella città dei Sassi, tra speranze e perplessità dei tifosi, in molti si stanno interrogando sulle parole pronunciate ieri sera dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, nel corso di un’iniziativa politica di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Antonio Nicoletti. Il senatore azzurro ha annunciato di essere pronto ad aiutare la squadra di calcio del Matera (serie D).
Frasi che hanno fatto alzare un polverone sulla proprietà della società biancoazzurra, riaprendo lo scontro, a colpi di comunicati e post social, tra l’attuale presidente del Football club Matera, Stefano Tosoni, e il vecchio proprietario, Antonio Petraglia, che già nei mesi scorsi erano stati protagonisti di continui «botta e risposta», culminati in denunce. Di una telefonata con Petraglia, ieri sera, aveva parlato Lotito, pronto ad aiutare «materialmente e sostanzialmente» il Matera per risolvere i problemi societari. Ma pochi minuti dopo era giunta la prima smentita di Tosoni: «Non ho mai avuto contatti con il presidente della Lazio». Molto più duri sono stati i toni usati oggi dal dirigente nei confronti dell’ex proprietario. «Su Petraglia pende una mia denuncia, presentata alla Procura della Repubblica di Roma, che lo ha iscritto nel registro degli indagati per truffa e diffamazione». La replica di Petraglia: "Tosoni non ha pagato le quote societarie: risponderà nelle dovute sedi».
In serata, la dichiarazione di Lotito per chiarire il senso del suo intervento «che - ha sottolineato - nasce da un sincero desiderio di offrire il mio contributo, umano e professionale, a una piazza storica e appassionata come Matera. Non si tratta di un’ingerenza, ma di una disponibilità concreta a mettere a disposizione della città i rapporti costruiti in oltre vent'anni di attività nel mondo del calcio, dalla Serie D alla Serie A, con l’unico obiettivo di aiutare il territorio a dotarsi di una società solida, credibile e all’altezza delle proprie ambizioni. Se ci sarà la volontà comune - ha concluso il presidente della Lazio - sono pronto a fare la mia parte in spirito di servizio e senza secondi fini». Se lo augurano i tifosi materani, scontenti del sesto posto nel girone H della serie D, nella stagione appena terminata, e desiderosi di tornare a parlare al più presto solo di calcio giocato e non di polemiche, scontri sui social e carte bollate tra presidenti (ex o attuali).