MONTALBANO JONICO - Solidarietà e creatività. E’ questo il connubio magico, che ha portato i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Montalbano-Scanzano Jonico a conquistare il premio nazionale della Federazione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas), nel corso del congresso nazionale che si sta svolgendo a Lecce. Infatti, con grande orgoglio Fidas Basilicata ha ritirato il premio nazionale del bando «A scuola di dono», giunto alla sesta edizione, nella categoria scuola secondaria di primo grado assegnato agli alunni delle classi 1A, 1B, 1C del Comprensivo statale «Scanzano Jonico - Montalbano Jonico», che con il supporto della professoressa Aliante e del professor Morisco hanno realizzato un video sul tema «Guardiani del dono».
Ricevendo il riconoscimento, consegnato direttamente agli alunni vincitori, la presidente della Fidas Basilicata, Isabella Cammarota, ha avuto parole di entusiasmo: «Ritiriamo il premio con emozione e immenso orgoglio -ha commentato- perché come Fidas Basilicata siamo sempre partecipi e presenti in ogni iniziativa che ci viene proposta. Ringraziamo i docenti per il lavoro di sensibilizzazione sui ragazzi, perchè l’educazione alla solidarietà parte da piccoli con la speranza che possano divenite il futuro anche di Fidas». I congressisti sono impegnati fino ad oggi a Lecce, mentre domani (27 aprile) si svolgerà a Gallipoli la 43esima «Giornata del donatore di sangue».
Dalla Basilicata sono arrivate 500 persone, tra volontari e donatori, per testimoniare l’importanza del dono del sangue. E il 63esimo Congresso nazionale di Fidas - Donatori di sangue, e tra le 49 federate provenienti da tutta Italia, quella di Basilicata è presente con una delegazione di sei componenti. Guidata dalla presidente Cammarota, la delegazione è composta da: Domenico Sarubbi, vice presidente regionale; Rosanna Persiani, coordinatore della Conferenza dei presidenti; Raffaele Marasco, tesoriere regionale, Giovanni Spadafino per l’ufficio stampa e Carmela Rizzo, presidente di Fidas Calciano. In Italia sono mediamente 1.800 le persone che ogni giorno necessitano di una trasfusione di sangue o plasma, per continuare un percorso di terapia oppure in casi di interventi chirurgici o incidenti stradali. Le donazioni stanno subendo una battura d’arresto, anche perché manca il ricambio generazionale. Sensibilizzare i più giovani e l’opinione pubblica sull’importanza della donazione di sangue, significa garantire a chiunque di essere trasfuso in caso di necessità.