FERRANDINA - C’è un indagato per il caso di Antonio Pirretti, l’operaio 50enne morto venerdì mattina nell’impianto del depuratore comunale in contrada «Casaleni» a Ferrandina. L’uomo era dipendente di una ditta di Santa Maria Capua Vetere e secondo l’ipotesi investigativa, non avrebbe potuto svolgere la mansione di manutentore perché portatore di un’invalidità civile. Da qui l’accusa di omicidio colposo a carico dell’indagato a piede libero. La salma si trova presso l’obitorio dell’ospedale «Madonna delle Grazie» di Matera, dove domani pomeriggio si svolgerà l’autopsia disposta dal pubblico ministero Lucia Spinelli della Procura del capoluogo.
Si vuole accertare anche l’eventuale ipotesi di un malore causato dalle esalazioni dei gas prodotti dall’impianto, come ha rilevato anche l’avvocato della famiglia Pirretti, Angela Indolfi. Si vuole capire se l’operaio sia sceso o caduto su quella griglia d’ispezione, e poi che tipo di acque reflue siano stoccate nelle vasche adiacenti. Sull’ipotesi della presenza di gas provenienti dall’impianto, il Comune di Ferrandina ha fatto sapere che negli ultimi due anni si è già intervenuti per mitigarli, e grazie a fondi di coesione sociale entro l’anno partiranno ulteriori lavori di ammodernamento. Elementi che saranno tutti portati al vaglio degli inquirenti, quindi raffrontati con le evidenze investigative e gli esiti dell’autopsia sulle cause cliniche della morte. Si accerterà se il decesso e l’eventuale caduta sul piccolo ballatoio di ispezione siano stati causati da un malore, o se esso sia stato causato da eventuali esalazioni, o se ci sia stata una caduta accidentale; perché dalla prima ispezione sulla salma, sarebbero emerse ecchimosi compatibili con un urto, che potrebbe coincidere con la caduta o essere successivo. Nei prossimi giorni si potranno acquisire ulteriori elementi, anche eventualmente a carico dell’indagato.
Intanto dalle istituzioni e dal mondo sindacale si registrano molti messaggi di solidarietà alla famiglia Pirretti. Come quello del presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, che ha rimarcato «l’importanza di rafforzare i controlli sulla sicurezza e la necessità di promuovere una cultura della prevenzione, per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro». Mancini fa fatto appello a istituzioni, datori di lavoro e maestranze tutte, affinché sinergicamente ci si impegni quotidianamente per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, «la vita delle persone è un bene troppo prezioso per essere messa a rischio», ha concluso. I funerali di Pirretti potrebbero svolgersi tra martedì e mercoledì prossimi.