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Matera, si decide a Roma il destino dei 252 dipendenti CallMat

 
Carmela Cosentino

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Carmela Cosentino

Si decide a Roma il destino dei 252 dipendenti CallMat

Oggi scade la procedura di licenziamento, vertice al Ministero

Mercoledì 08 Gennaio 2025, 14:24

MATERA - Sono ore decisive per il futuro degli oltre 400 lavoratori della CallMat, l’azienda di call center che opera a Matera. Ore decisive perché oggi la vertenza approderà sul tavolo ministeriale del Mimit- Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sollecitato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Francesco Cupparo. Punti fermi e nessuna retrocessione, “perché l’obiettivo chiaro e condiviso dalle parti, rimarca il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli- è quello di arrivare ad individuare, non una misura tampone, ma una soluzione di prospettiva”. La prima richiesta che verrà avanzata, sottolinea Tortorelli, che parteciperà all’incontro insieme con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Ugl- ” sarà il ritiro della procedura di licenziamenti dei 256 lavoratori. E’ il primo atto che ci aspettiamo al tavolo ministeriale per poter confrontarci in maniera serena e individuare soluzioni che ad oggi non sono arrivate né dalla Callmat né dalla Tim nè tanto meno dai tavoli regionali. Auspichiamo- ribadisce- che il tavolo ministeriale di oggi possa garantire la tenuta occupazionale di un settore, quello dei call center, che in Basilicata non può avere una soluzione di questo tipo: il rischio difatti è che entro il 2025 i lavoratori vengano tutti licenziati”. Il segretario prosegue sottolineando che molto dipenderà dalla Tim, che dovrebbe presentare un piano industriale che salvaguardi il territorio.

“I problemi ci sono. Lo abbiamo detto anche nell’ incontro in Regione del 2 gennaio- afferma il segretario- e in quella sede abbiamo chiesto all’assessore Cupparo di guardare a questa vertenza anche come un’ opportunità per mettere in campo una scelta strategica, cioè quella di costruire un’Agenzia regionale della digitalizzazione delle attività e dei servizi che possiamo offrire come Basilicata, visto che in questa regione le competenze e le professionalità ci sono. Ci aspettiamo pertanto un discorso che guardi alle prospettive future di questo settore e ai lavoratori che non possono rischiare di restare in mezzo alla strada, senza dimenticare che molti di loro, soprattutto donne, sono già avanti con l’età, e pertanto già fuori dal mercato di lavoro”. Il tempo scorre dunque ancora di più se si considera che la procedura di licenziamento per i 256 lavoratori è sospesa fino ad oggi. “Un primo passo- ribatte Tortorelli- ma oggi cercheremo di far ritirare la procedura, guardando a una prospettiva che preveda l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, se effettivamente c’è un flusso di abbattimento di attività, e su questo punto abbiamo chiesto a Callmat e Tim di mettere sul tavolo le carte in maniera chiara”.

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