MATERA - Il Centro spaziale di Matera dell’Agenzia Spaziale Italiana si prepara a crescere per diventare un punto di riferimento ancora più centrale nelle attività relative allo spazio e guarda a un settore importante come la sorveglianza dei detriti spaziali, tema nell’agenza del G7: lo ha detto il presidente dell’Asi Teodoro Valente, in occasione della visita al Centro spaziale di Matera del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
«Siamo particolarmente onorati della visita del ministro Urso al centro spaziale Asi di Matera, che ancora una volta conferma l'attenzione del Governo per un settore fortemente innovativo quale è il nostro», ha osservato Valente.
«Il Centro è un luogo all’avanguardia che - ha proseguito - in pochi decenni ha visto crescere le attività e il ruolo. In particolare il presente ed il futuro sono, per la sede operativa di Matera, ricchi di sviluppi. Gli investimenti sono e saranno numerosi e hanno l’obiettivo di rendere questo centro di ricerca, già noto, ancora più presente per rafforzarne l'operatività, in sinergia con il territorio e gli attori istituzionali di riferimento».
Guardando al futuro, ha aggiunto il presidente dell’Asi, «la base sarà inoltre corredata dall’installazione di un museo permanente dello spazio aperto al territorio e di laboratori che saranno a disposizione delle università, dei centri di ricerca e delle imprese in modo che possano ideare, sperimentare e verificare nuove soluzioni, in modo da essere un riferimento dell’area all’allargata del Mediterraneo».
L
’obiettivo, per Valente, «è fare di questo centro un luogo sempre più rilevante per le attività spaziali con una significativa attenzione al tema dei cosiddetti rifiuti spaziali, sull'agenda anche del G7 a conduzione italiana in continuità con la presidenza giapponese, ed una altrettanto alta attenzione all’area delle tecnologie quantistiche, abilitanti per numerose applicazioni».