Sabato 06 Settembre 2025 | 18:53

Basilicata, ecco il «circuito del golf»: l’area ionica mette le ali

 
Gianluigi De Vito

Reporter:

Gianluigi De Vito

Basilicata, ecco il «circuito del golf»: l’area ionica mette le ali

Sei campi nel Metapontino, 500 posti, 100milioni d’investimento

Domenica 09 Luglio 2023, 13:57

MATERA - C’è un sogno nuovo che la Magna Grecia lucana del mare sedimenta. E non da ora. Da cinque anni. Di nuovo c’è che prende sempre più forma. E giovedì 20, a Bernalda, il sogno sguscerà dalle diapositive e dalle torte grafiche che sintetizzeranno cinque anni di traiettorie prefigurate per mettere il Metapontino su una nuova rampa di lancio.
Il sogno si chiama «circuito golfistico». Non uno o due campi, che magari col tempo segnano il passo e perdono capacità di attrarre. Ma un circuito golfistico, appunto, fatto di sei campi: tre da 18 buche, e tre da 27 buche (in pratica, i più grandi in circolazione). È previsto che siano dislocati lungo tutto l’arco ionico materano, da Nova Siri a Metaponto. Per capire di che cosa stiamo parlando basti pensare che un solo campo da golf con 18 buche si estende per 60 ettari, quello di 27 copre cento ettari.

Dunque, l’idea è di coprire con praterie green una grossa fetta della costa. Per buona pace dei «vizi» dei ricchi? Beh no, perché golf non è solo pratica sportiva all’aperto tra le più diffuse (e sempre meno di nicchia) al mondo. È soprattutto turismo di scopo. E anche qui vale la pena di riferirsi a qualche numero di settore che sostiene l’idea, divenuta adesso, proposta progettuale concreta. Si calcola in media che ogni campo di golf attiri nel mondo 1250 presenze giornaliere. I golfisti del pianeta sono settanta milioni; 4,3 milioni quelli europei. È su questa fascia «ristretta» che si vuole pescare. E in questo lago per così dire minore di 4,3 milioni di golfisti europei praticanti, quelli che potrebbero essere attratti dalla nuova destinazione del circuito lucano sono 350mila, da maggio a ottobre. E a questi vanno aggiunti 150mila accompagnatori. Un modo migliore per destagionalizzare non lo si avrebbe. Tanto più che si guarda a quel mercato di golfisti nordeuropei che da anni cerca destinazioni alternative a Spagna, Portogallo, Turchia e Marocco che insieme catturano un mercato di 25milioni di turismo l’anno.

Chi si sta spendendo per questo sogno è la società di sviluppo «Plg», creata proprio per tradurre i numeri in fatti. Il presidente della Plg è l’imprenditore Leo Chiruzzi, l’amministratore delegato, Antonio De Bene. Che snocciola meglio i numeri: «Realizzare di 6 campi, 3 da 18 e 3 da 27 buche comporta un investimento iniziale di almeno 90 milioni di euro, 45 per la realizzazione dei campi, 40 per fitto o acquisto terreni e per le infrastrutture, compreso l’aeroporto di Pisticci, 10/15 per il recupero e restauro delle strutture esistenti casali o simili utili alla gestione e complementari ai campi. Ma significa, soprattutto, aumento della stagione turistica, destagionalizzazione. 220 giornate oltre le 50 attuali. Totale 500mila presenze annue soprattutto di stranieri, oggi 3 su 100». L’impatto sul mercato del lavoro è l’asse più invitante: «Calcoliamo un incremento dell’occupazione di circa 500 unità solo nella gestione e manutenzione dei campi da golf e circa 5mila per l’indotto generato». Traduciamo, avremmo nel Metapotino un’altra Melfi, col vantaggio che non dipenderemmo più solo da una multinazionale e dall’automotive. Ma anche con la grossa incognita del prezzo da pagare: ci sarà acqua a sufficienza per le praterie del circuito? È il caso di destinare al golf parte del vero oro della Basilicata?

Anche a queste domande, probabilmente, si cercherà di dare riposta nel giorno più atteso da cinque anni e sul quale stanno investendo anche i Comuni di Bernalda e di Pisticci. Giovedì 20 luglio al Castello Medievale di Bernalda, i vertici della Plg scopriranno le carte davanti ad esperti e tecnici del settore anche esteri oltre che davanti ad amministratori locali e regionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)