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Matera, Capitale europea della Cultura 2019, senza teatro. Riavrà il «Duni» solo nel 2024

 
Donato Mastrangelo

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Donato Mastrangelo

Matera, Capitale europea della Cultura 2019, senza teatro. Riavrà il «Duni» solo nel 2024

Se il crono-programma dei lavori venisse rispettato l’edificio intitolato al compositore materano del XVIII secolo potrebbe essere ultimato nel giugno 2024

Sabato 15 Aprile 2023, 14:10

MATERA - Calato il sipario su «Matera 2019» e superato il tempo sospeso della pandemia, la Capitale europea della Cultura, si ritrova senza un teatro e con la necessità impellente di valorizzare un tassello importante del proprio patrimonio.

L’emblema di questa situazione, che non fa brillare la città dei Sassi sulla scena continentale, è il Teatro «Duni». Da gioiello del razionalismo italiano a luogo di aspra contesa giudiziaria tra il Comune di Matera e la società conduttrice, la Navona sr che, dopo aver incassato l’ok dal Tribunale per la riconsegna delle chiavi, ha offerto la propria apertura all’ente locale per pervenire ad un percorso condiviso nell’ ottica di recuperare la struttura costruita negli anni Quaranta dall’imprenditore della pasta Antonio Andrisani. Tregua, dunque, almeno per il momento. Del resto sulla vicenda c’è uno spettatore interessato, la città, che attende il restauro dell’opera che fu progettata tra il 1947 e il 1949 dall’architetto Ettore Stella, con linee assolutamente all’avanguardia rispetto ai canoni classici dell’epoca. Quando sarà nuovamente fruibile il teatro Duni?

Se il crono-programma dei lavori venisse rispettato l’edificio intitolato al compositore materano del XVIII secolo, potrebbe essere ultimato nel giugno 2024. Ma dopo l’entrata in vigore dallo scorso 1° aprile del nuovo prezzario regionale sulle opere pubbliche, i riflettori si spostano sulla Regione Basilicata chiamata ad approvare il bilancio. Senza il varo del documento finanziario regionale resta, ai blocchi di partenza. anche l’intervento di restauro del Duni che nel frattempo è stato rimodulato per un importo complessivo di 7 milioni 540mila euro, una somma adeguata per poter espletare senza patemi e sorprese le procedute d’appalto.

Il progetto definitivo è stato approvato nei giorni scorsi dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata ed ha ottenuto anche i pareri tecnici favorevoli tra cui quello dei Vigili del Fuoco. Dopo la validazione del progetto sarà finalmente possibile espletare il bando di gara con l’aggiudicazione per l’estate e l’avvio dei lavori il prossimo settembre. Il restauro del principale teatro della città, del qu il Comune è proprietario, rientra nell’ambito dei progetti Iti Po Fesr 2014/2020. L’intervento di restauro è finalizzato al pieno adeguamento funzionale nel rispetto dei canoni architettonici e spaziali. Un simbolo di architettura moderna dal forte senso identitario del quale Matera vuole riappropriarsi al più presto.

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