MATERA - È solo una sistemazione temporanea. Una misura tampone perché si possa tornare in aula senza soffrire il freddo. Così le 14 classi del plesso di piazza degli Olmi, ove le lezioni sono state sospese per problemi legati all’impianto di riscaldamento, saranno distribuite nei locali messi a disposizione in altre due scuole cittadine.
«Se tutto va per il verso giusto, già dal 2 dicembre tre classi delle primarie, e altrettante della secondaria di primo grado, potranno riprendere le lezioni nel plesso di via Greco. Dal 5 dicembre, invece, ritorneranno in aula nella scuola “Marconi” dell’Ic “ex S.M. Torraca” altre otto classi delle cosiddette medie. Così smistati, i bambini e i ragazzi riprenderanno le regolari attività didattiche. Poiché le aule sono riscaldate ma non arredate, gli operai comunali le allestiranno trasferendo nei due plessi ospitanti ben 110 banchi», ha spiegato il sindaco Domenico Bennardi dopo aver incontrato, con l’assessore alle Politiche sociali, Valeria Piscopiello, le dirigenti scolastiche delle scuole interessate e con loro concordando il da farsi.
Ma ha fatto anche di più: «Da oggi (ieri, ndr.) trasferisco il mio ufficio in una stanza della scuola di via Greco per mostrare innanzitutto vicinanza al personale scolastico – ha evidenziato il sindaco –. Ma soprattutto intendo risolvere la questione. Il mio gesto vuole essere un sollecito a tutta la macchina amministrativa, a iniziare da quella comunale, affinché la situazione possa essere percepita come una priorità. Qui resterò a lavorare sino a quando non riusciremo a riattivare il servizio di istruzione».
Che tempi prevede occorrano per risolvere la questione del plesso scolastico di piazza degli Olmi?
«Conto che entro la metà del mese, al massimo, la situazione possa rientrare nella normalità. Il plesso scolastico di piazza degli Olmi ha una criticità che, praticamente, non è più solo tecnica sugli impianti. Se fosse stato così, già martedì la situazione si sarebbe risolta. Sono venute fuori, piuttosto, tutta una serie di questioni più burocratiche e formali. Per cui, non ci saranno lavori edili per la scuola di piazza degli Olmi, ma si interverrà sulle procedure burocratiche che permettono di ricevere quelle autorizzazioni che da diversi anni, come abbiamo constatato, mancavano. Ed è quindi l’occasione per farlo».
Saranno al vaglio, pertanto, tutte le altre strutture scolastiche cittadine?
«Certo, c’è una situazione di grande precarietà sugli impianti di tutte le scuole. Ora la priorità è censire tutta una serie di situazioni. Si pensi solo che dagli anni 80, come abbiamo constatato, molti degli impianti non vengono sostituiti».
Adesso, però, l’attenzione è nell’intervenire sull’emergenza.
«Ora l’impegno è nel superare questa emergenza. Ma resta il fatto che c’è da fare questa ricognizione. Come ho già detto, la durata di permanenza degli studenti, nei due plessi dove sono state trovate le aule per accoglierli, ci auguriamo che massimo in 15 giorni possa concludersi. Salvo altre problematiche di natura formale e burocratica che mi auguro non vengano fuori. In tal senso mi appello a tutta la filiera perché tutte le autorizzazioni siano a posto in quanto, in questa situazione emergenziale, sarebbe auspicabile una maggiore elasticità e cercando di accelerare il più possibile per far sì che gli studenti possano riprendere l’attività di studio regolare senza ulteriori disagi ma in totale sicurezza».
La dirigente scolastica dell’Ic «ex S.M.Torraca», Arcangela Paolicelli, alla quale fa riferimento la scuola primaria «Marconi», ha detto che «quando mi è stata chiesta la disponibilità di aule, ho pensato che, pur con qualche nostro sacrificio, dovevamo fare di tutto per non negare il diritto allo studio dei ragazzi. Ho pensato che dovesse agire la scuola per la scuola».