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L'idea: «Quel dipinto di Carlo Levi sia acquisito dal patrimonio pubblico»

 
Redazione online

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«Quel dipinto di Carlo Levi sia acquisito al patrimonio pubblico»

Il dipinto di Carlo Levi dal titolo «Antonio, Peppino e il cane Barone»

Il circolo «La Scaletta» di Matera condivide l'appello del regista Pesce sull'opera realizzata dall'intellettuale durante il suo confino ad Aliano. Il quadro è di proprietà di un gallerista

Venerdì 09 Settembre 2022, 15:46

16:04

MATERA - «L’appello lanciato dal regista, attore e sceneggiatore Ulderico Pesce - alla fine dello spettacolo teatrale Luce del Sud voluto ed organizzato dal Circolo La Scaletta insieme a MetaTeatro e Centro Mediterraneo delle Arti per celebrare i 120 anni della nascita di Carlo Levi - per far sì che il dipinto di Carlo Levi dal titolo Antonio, Peppino e il cane Barone possa diventare patrimonio pubblico è condivisibile e il Circolo La Scaletta lo sostiene fortemente». E’ quanto afferma il presidente de La Scaletta Paolo Emilio Stasi, che aggiunge: «L’opera del pittore e scrittore torinese, realizzata nel 1935 durante il suo confino ad Aliano e che ritrae due ragazzi lucani e il loro cane, dovrebbe essere resa fruibile per tutti come testimonianza di uno spaccato storico di vita che contiene in sé i valori della Basilicata. Un’opera che racconta la Lucania popolare vista e vissuta da Carlo Levi, senza filtri, che riesce a trasferire, negli atteggiamenti e negli sguardi dei protagonisti dei suoi dipinti, sentimenti e stati d’animo». 

L’opera dello scrittore e pittore che tra il 1935 e 1936 fu costretto a un confino nel Materano a causa del suo attivismo intellettuale anti fascista, è di proprietà di un gallerista lucano, Vincenzo Ferrara, e nel 2018  è stata esposta agli Uffizi di Firenze nell’ambito di una mostra su Levi. L’auspicio del Circolo La Scaletta «è che l’opera sia acquisita al patrimonio pubblico arricchendo, magari, la collezione Levi, già di proprietà del Museo Nazionale di Matera o, ancor più, quella del sistema dei musei di Aliano».

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