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Caso politico a Montalbano sulla contagiata di ritorno: Leone attacca Marrese

 
Piero Miolla

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Piero Miolla

L'assessore Rocco Leone

L'assessore Rocco Leone: « Il sindaco Piero Marrese doveva darne notizia all’autorità giudiziaria e non lo ha fatto»

Venerdì 22 Maggio 2020, 12:13

MONTALBANO JONICO - «Il sindaco di Montalbano Jonico, Piero Marrese, appena ha avuto contezza di quanto accaduto, avrebbe dovuto notiziare l’autorità giudiziaria e non lo ha fatto». È il parere dell’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, che sulla vicenda di una donna della cittadina ionica, rientrata da Milano dopo essere stata sottoposta a tampone, ma, a quanto pare, senza attenderne l’esito, non le ha mandate a dire innescando quello che, al momento, sembra essere diventato soprattutto un caso politico. Con risvolti anche a Montalbano Jonico, dove una parte del centrodestra, composta da Lega, FdI, Difendi Montalbano e Nuovo Psi, ha chiesto chiarezza sostenendo che «il caso è alquanto anomalo, tanto da creare diffuso allarme in tutti i cittadini montalbanesi. Ad oggi sul bollettino ufficiale della Regione non risulta nessun contagio nella città di Francesco Lomonaco poiché il caso è stato registrato in Lombardia: allora il tampone non è stato effettuato dalla Regione? A questo punto è nostro dovere sapere: la Regione, l’Asm e il sindaco di Montalbano hanno delle responsabilità in merito? È lecito far arrivare addirittura un’ambulanza (da fuori regione) in un qualsiasi comune senza un opportuno controllo preventivo?».

L’altra parte del centrodestra, rappresentato in Consiglio comunale da Leonardo Giordano, Enzo Devincenzis e Marcello Maffia, ha invece precisato che «non condivide assolutamente, e se ne dissocia fortemente, la strumentalizzazione che Lega, Difendi Montalbano e solo una parte di Fratelli d’Italia hanno effettuato sul caso».

Tornando a Leone, l’assessore è stato molto chiaro: Marrese, secondo l’ex sindaco di Policoro, avrebbe dovuto immediatamente notiziare l’autorità giudiziaria non appena ha avuto chiara la situazione per le indagini del caso. Il riferimento di Leone, questo sembra abbastanza chiaro, è alle circostanze del rientro in Basilicata della donna. Ma sul punto, come si difende Marrese? Precisando che «il compito di un sindaco è quello di predisporre l’ordinanza contumaciale, che infatti è stata prontamente adottata e notificata. Spiace, soprattutto per la famiglia interessata, che la questione sia diventata oggetto di strumentalizzazione politica».

In soccorso di Marrese, peraltro, è giunto anche Salvatore Adduce, presidente dell’Anci Basilicata, il quale ha ricordato che «il sindaco è da mesi in prima linea nella battaglia quotidiana per assicurare il contenimento del contagio e anche come presidente della Provincia si è distinto in questo difficile periodo della pandemia per attivismo offrendo un contributo prezioso all’intera comunità lucana nella difficile battaglia contro il virus. Per questo unico caso risultato positivo che ha interessato il suo comune Marrese ci ha comunicato di aver seguito scrupolosamente i protocolli previsti andando oltre le proprie specifiche competenze. Appare condivisibile la richiesta del sindaco di Montalbano alla Regione di rafforzare il coordinamento istituzionale per porre in essere ulteriori strumenti di controllo in particolare sulla mobilità e sugli spostamenti dei cittadini da fuori regione che non sono controllabili dai sindaci».

Leone non ha gradito, bollando come «scorretto» l’intervento di Adduce: «Si colloca fuori dalle funzioni proprie dell’associazione. L’Anci – si è chiesto Leone – è forse un’autorità giudiziaria?».

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