Il Polo museale della Basilicata, diretto da Marta Ragozzino, chiude il 2019 con un ottimo bilancio, registrando in questo “Annus mirabilis” una grande presenza di pubblico alle collezioni permanenti e alle mostre realizzate insieme con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Sono stati 345.390 i visitatori che hanno potuto ammirare le collezioni permanenti del Polo museale regionale e le grandi mostre allestite nel Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi, nel Museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera e nel Museo archeologico nazionale di Metaponto. Complessivamente si registrato un aumento del 28,98 rispetto al 2018, che conferma la tendenza positiva degli anni precedenti e fa decollare in particolare i musei di Matera che raddoppiano gli ingressi, grazie allo sforzo del Polo della Basilicata, che ha investito sul metodo inclusivo e sull’accessibilità culturale in tutte le sue strutture.
Un risultato eccezionale che ha permesso di superare, in questo anno speciale e impegnativo, l’obiettivo prefissato, che era quello del raddoppio degli ingressi nei musei materani, che hanno ospitato le principali mostre di Matera2019, tra cui ha brillato quella dedicata al Rinascimento visto da Sud, e di un sensibile aumento in tutta la regione. Un risultato conseguito grazie anche alla scelta di condividere con la Fondazione Matera Basilicata 2019, a fronte dello specifico accordo che ha permesso la coproduzione delle principali mostre, il Passaporto 2019 con il quale i visitatori hanno potuto accedere alle mostre e anche ai musei della rete. «I dati confermano il nostro impegno – sottolinea la direttrice Ragozzino – e il 2020 comincia nel segno del successo, in attesa dell’avvio del percorso che porterà all’istituzione del Museo autonomo di Matera, che corona il lavoro che abbiamo svolto nel precedente quinquennio, dalla nascita del Polo nel 2015». Eccezionale in termini di pubblico e critica, prosegue, «è stato il risultato della mostra Rinascimento visto da Sud. Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra 400 e 500, che il nostro Polo Museale ha potuto ideare e curare, in un eccezionale allestimento che ha trasformato gli spazi del Museo di Palazzo Lanfranchi, che ha registrato più di 30 mila presenze, tra aprile e settembre, oltre ai 5 mila ingressi alle manifestazioni collaterali di “Rinascimento fuori orario”, svolte durante l’estate sulla terrazza del Museo».
«Grande successo anche per la prima mostra dell’anno, Ars Excavandi, allestita nel museo Ridola tra gennaio e agosto, a cui è seguita la mostra Blind Sensorium. Il paradosso dell’Antropocene, ancora in corso insieme con La poetica dei numeri primi in mostra fino al 28 febbraio nel Museo archeologico di Metaponto e Trama doppia - Maria Lai e Antonio Marras, fino all’8 marzo nel Museo di Palazzo Lanfranchi. A livello regionale emerge il dato di Palazzo De Lieto di Maratea dove è stata inaugurata la Pinacoteca Angelo Brando, che ha avuto 774 visitatori mentre cresce anche il pubblico nella sede espositiva di Palazzo Ducale di Tricarico che ha raggiunto 2.255 visitatori, raddoppiando gli ingressi. Non sono cresciuti allo stesso modo gli altri musei della rete, il Museo archeologico nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu di Potenza, il Museo archeologico nazionale dell’Alta Val d’Agri di Grumento Nova e il Museo archeologico nazionale di Muro Lucano, sui quali il Polo concentrerà i suoi sforzi nei prossimi mesi».