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A Metaponto le spiagge cancellate dalle mareggiate

 
Angelo Morizzi

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Angelo Morizzi

A Metaponto le spiagge cancellate dalle mareggiate

Subito in campo le risorse milionarie stanziate da tempo, circa 8 milioni di euro

Mercoledì 27 Novembre 2019, 11:09

METAPONTO - Succede in maniera ricorrente. Eppure le ultime mareggiate che hanno flagellato la costa Metapontina, sembrano aver messo in ginocchio il già fragile equilibrio idrogeologico del territorio. A Metaponto interi tratti di spiaggia, in molte zone addirittura l’intera battigia, sono stati inghiottiti dai marosi e dalla prepotenza di un mare che avanza impietoso, cancellando ogni forma di vita imprenditoriale e soprattutto il futuro turistico di una delle più belle località dell’arco ionico.

«Siamo davvero preoccupati per quello che è successo all’arenile di Metaponto – argomenta il sindaco di Bernalda Domenico Tataranno -. I nostri sforzi istituzionali e amministrativi sono interamente concentrati su questa importante problematica». Nicola Mastromarino, presidente dell’associazione degli operatori turistici “Leucippo”, ribadisce con forza: “Vogliamo avere la certezza di un cronoprogramma. Per conoscere quali saranno i tempi di attuazione delle opere di difesa. Il nostro interlocutore privilegiato resta, in questo caso, il Commissario straordinario, rappresentato dal Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi».Non solo parole, ma fatti concreti, dunque, che significano, indiscutibilmente, risorse finanziarie da spendere in tempi relativamente brevi; prima che scompaia anche la speranza di risorgere. «Le disponibilità economiche esistono - argomenta Mastromarino -. Sono già presenti in Bilancio e fanno parte di una programmazione degli anni precedenti. Nella Piattaforma ReNDis (Repertorio Nazionale Difesa del suolo), vi è un ampio elenco di emergenze idrogeologiche. Sono stati previsti 40 interventi, il primo dei quali riguarda proprio Metaponto. Cifre alla mano sarebbe previsto uno stanziamento di circa 7 milioni di euro. Circa 2 milioni e 300 mila di questi stanno per essere impegnati in un progetto esecutivo, a cui manca solo un ultimo step, legato a un’autorizzazione ambientale. Per l’intero bacino costiero, invece, ci sono 7 milioni e 800 mila euro da spendere».

Insomma stiamo parlando degli ennesimi ritardi di attuazione, di una burocrazia lumaca e spesso nemica dei bisogni immediati. «Tali interventi - riprende il presidente di “Leucippo” - per varie vicissitudini regionali (cambi di amministrazione o passaggi di Giunte), non si sono, purtroppo, ancora realizzati. Tra l’altro è divenuto assolutamente urgente attivare questi fondi. La Delibera di finanziamento ministeriale, infatti, prevede il completamento dei programmi entro maggio 2020, data entro la quale bisogna dare avvio ai lavori, pena la revoca delle somme stanziate. Una cosa - chiarisce Mastromarino - che non dobbiamo né possiamo permetterci di perdere. Soprattutto perché il nostro territorio soffre del fenomeno erosivo in maniera esponenziale già da tanti anni». Bisogna, perciò, evitare la beffa di farsi trovare inermi, fomentando inutili e imperdonabili rimpianti. «Se certi interventi fossero stati già realizzati - conclude il referente dei balneari di Metaponto - molto probabilmente avrebbero indotto perlomeno una mitigazione dei danni provocati dalla mareggiata del 12 novembre scorso e di quelle successive». Come dire: il tempo corre come una lepre, ma il pachiderma della politica non riesce a tenerne il passo.

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