MATERA - «Siamo la seconda manifattura d’Europa ma occorre stare attenti a non diventare la terza»: lo ha detto nel pomeriggio, a Matera, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine di un convegno promosso da Conad su «Valore e valori della filiera del Made in Italy».
Secondo Boccia, l’Italia «può diventare molto di più di quello che siamo. Attenti - ha ripeto Boccia - a non diventare la terza, ma addirittura a diventare una delle prime manifatture al mondo grazie ad accordi di filiera da fare sia con le altre categorie sia con la visione di Paese. Con un’Italia aperta a nord e a sud, non periferia d’Europa ma centrale tra Europa e Mediterraneo, che usi le infrastrutture per collegare territori e includere persone. Vale nel nostro Mezzogiorno, vale per Matera e vale per il Paese».
«E' venuto il momento di premiare la ragione e non la ricerca del consenso»: così il presidente di Confindustria, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un giudizio sul progetto della «Gronda» di Genova. «In questo momento delicato per la vita di Genova - ha spiegato Boccia - attivare infrastrutture, creare lavoro e sviluppo sarebbe un toccasana per la città, la regione e il Paese».
GOVERNO - «È evidente che i conflitti all’interno del Governo non fanno bene a nessuno: l’auspicio è che i due vicepremier si chiariscano quanto prima ma questa non è una cosa che riguarda i corpi intermedi. Riguarda loro. Il nostro augurio è di costruire un percorso virtuoso», aggiunge Boccia.
«Il Paese ha bisogno di crescere e di riappropriarsi di un termine determinante, che si chiama lavoro. A partire dai giovani del Mezzogiorno». Ricordando i dati secondo i quali nel Sud un giovane di due non lavora, Boccia ha detto che questa è «una questione importantissima, che noi abbiamo definito 'Grande piano di inclusione dei giovani'».
Boccia ha sottolineato la necessità, per il Governo, di «affrontare le grandi questioni del Paese. Abbiamo da indicare un commissario di primo livello in chiave europea: sarebbe il caso di farlo quanto prima, in modo da essere protagonisti di una stagione riformista europea. Abbiamo da indicare - ha aggiunto il presidente di Confindustria - dirigenti di primo livello nei nodi decisori di Roma. Sono cose che accadranno nelle prossime settimane e su questo occorre una grande attenzione. E poi preparasi alla manovra di ottobre», ha spiegato Boccia.