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La «caccia» al petrolio
si avvicina alla costa di Leuca

 
ricerche petrolio mediterreneo

Giovedì 29 Marzo 2018, 10:20

di TIZIANA COLLUTO

I petrolieri non demordono: è stato avviato un altro procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via) per cercare petrolio su un’area di 300 chilometri quadrati a poche miglia da Leuca.

Quel pezzo di mare vale un titolo minerario che due società, la irlandese Petroceltic e la francese Edison, si sono divise e coincide con uno specchio acqueo più grande, di 729 chilometri quadrati.

L’avviso pubblico risale al 26 marzo, mentre il deposito dello studio di impatto presso il Ministero dell’Ambiente è del febbraio scorso. Cittadini ed enti hanno poco meno di due mesi di tempo, fino al 25 maggio, per depositare le loro osservazioni.

Non è, per essere precisi, un nuovo permesso quello per la ricerca di idrocarburi denominato “d 84 F.R-.EL” al largo della costa salentina meridionale: l’istanza risale al 28 agosto 2013, presentata al 50 per cento da ognuna delle due società. Petroceltic ha già ottenuto nell’ottobre 2016 il parere della commissione tecnica di Via che ha fornito indicazioni su aspetti metodologici, progettuali e ambientali da considerare nella redazione dello Studio di Impatto Ambientale. E questo, almeno per il pezzo che compete a Edison, è stato redatto.

Si chiede di esplorare il fondale con una indagine sismica “3D air gun e streamer trainati”, per acquisire dati di alta qualità per realizzare un’immagine a tre dimensioni delle strutture geologiche sepolte. La scelta del luogo, come scritto nello studio, è stata condotta «con particolare attenzione al fine di evitare ogni possibile rischio con i fondi a coralli bianchi o nei quali i coralli bianchi potrebbero essere presenti».

L’area, inoltre, è praticamente a ridosso delle altre due sulle quali sono state avanzate uguali istanze da parte dell’americana Global Med.

Ciò che più impressiona è la vicinanza al Capo di Leuca. Come testualmente riportato, «la distanza minima tra l’area di progetto ed il perimetro esterno dell’area del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase” è di circa 14,3 miglia marine (26,5 km) e tra l’area di Progetto ed il perimetro esterno dell’area del Sito di Interesse Comunitario in mare “Posidonieto Capo San Gregorio - Punta Ristola” è di circa 15,9 miglia marine (29,5 km), considerati i siti più prossimi all’area in istanza».

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