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Lecce, manca una firma
per il «tutti a casa»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

«Questo è il programma ma accetto proposte»

Già sedici consiglieri pronti a firmare le dimissioni: manca un altro, la consigliera Gigante che è in Thailandia: pressing sul consigliere M5S. Nel pomeriggio arriva Mazzotta dall'estero

Venerdì 23 Febbraio 2018, 09:56

Il centrodestra fa pressing sul Movimento 5 Stelle per strappare la 17esima firma per il documento di sfiducia al sindaco Carlo Salvemini. Ieri pomeriggio, la coalizione che ha sostenuto il candidato sindaco Mauro Giliberti, ha tenuto l’ennesima riunione per cercare di trovare quella quadra quadra annunciata informalmente ma smentita nelle sedi ufficiali, qual è stata quella del consiglio comunale, ieri. Così, ieri sera, dopo diverse ore dalla conclusione dell’incontro, la coalizione di centrodestra ha firmato - in maniera generica, senza nomi - una nota indicando che «i consiglieri comunali di centrodestra comunicano di aver raccolto 16 disponibilità a firmare le dimissioni, delle 17 necessarie per lo scioglimento del consiglio comunale.

La diciassettesima consigliera, Paola Gigante, al momento in Thailandia, comunica ufficialmente al capogruppo di “Grande Lecce” la propria adesione politica alle dimissioni. Ma verifiche tecniche impediscono l’efficacia di una sua comunicazione, anche qualora venisse effettuata via pec (posta elettronica certificata, ndr), perché non ritenuta contestuale ai sensi della normativa vigente. Per questo, i 17 consiglieri al fine di poter procedere alle dimissioni nella forma utile a consentire lo scioglimento del Consiglio, invitano il consigliere Valente dei 5 Stelle ad unirsi ai presenti domani (oggi, ndr) alle 17 per rassegnare le dimissioni dinanzi al segretario comunale, già dichiaratosi disponibile per quell’orario. In caso di sua assenza, il centrodestra sarà impossibilitato a formalizzare correttamente le dimissioni».

Il consigliere dei 5 Stelle, Fabio Valente, fa sapere di non voler essere strumentalizzato da nessuno. «Ho già risposto a chi mi ha contattato - fa sapere Valente - Se hanno i numeri, proseguissero tranquillamente per la loro strada. Io non sono nè l’una nè l’altra parte, ma un soggetto terzo. Comunque, vorrei vedere queste 16 firme. Quando me le avranno portate, carte alla mano non parole, potremo valutare insieme con il mio gruppo. Viceversa, ha tutto il sapore di un bluff».

Intanto, Paride Mazzotta fa sapere che sta rientrando dall’estero, dove si trova per motivi di lavoro. «Come avevo annunciato già ieri (mercoledì, ndr) - dice il capogruppo di Forza Italia - nelle prossime ore sarò di rientro a Lecce. Ho appena acquistato il mio biglietto aereo di ritorno. Domani (oggi, ndr) alle 15.45 atterrerò a Bari e alle 17 sarò in Comune per firmare le mie dimissioni insieme agli altri consiglieri di centrodestra. Avrei potuto lasciare il cerino in mano ad altri e dedicarmi ai miei impegni di lavoro all'estero - specifica Mazzotta - Invece il mio senso di responsabilità e il rispetto che nutro nei confronti di cittadini e delle istituzioni mi ha spinto ad acquistare il biglietto senza esitazione».
Ieri a Lecce si sono insediati i sei nuovi consiglieri comunali che, dopo il «ribaltone» del Consiglio di Stato che ha assegnato al centrodestra il premio di maggioranza togliendolo al centrosinistra, contribuiranno a rendere minoranza la coalizione che sostiene il sindaco eletto, Carlo Salvemini, con un classico caso di anatra zoppa. Adesso i nuovi equilibri in Aula vedono infatti l’opposizione con 17 consiglieri e la coalizione che sostiene il sindaco composta da 14.

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