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Calimera, «canile-lager»
sequestrato dai carabinieri

 
canile

Il sindaco De Vito assicura: «Il progetto di messa a norma approvato a dicembre. Siamo pronti a procedere»

Domenica 04 Febbraio 2018, 10:37

CALIMERA - Cani in cattive condizioni igienico-sanitarie. E per il canile comunale di Calimera scatta il sequestro. I sigilli sono stati apposti ieri dai carabinieri della stazione cittadina, del Nas di Lecce e del comando forestale di Otranto, intervenuti insieme alla Asl. I cani, circa 50, saranno ricollocati in altre strutture, mentre si indaga per accertare eventuali responsabilità penali.

Sul posto c’era anche il deputato del M5S Paolo Bernini. «Ho accolto le segnalazioni delle associazioni - afferma - riguardo le condizioni di detenzione degli animali, che, tra il lassismo totale delle istituzioni, continuavano a morire di stenti». Il parlamentare, che annuncia denunce a magistratura e Corte dei conti, accusa il Comune di avergli negato l’accesso agli atti: «L’unica risposta fornitami riguardava l’assenza di autorizzazione sanitaria e di agibilità della struttura. Quando sono entrato nella struttura insieme al mio collaboratore Alfredo Riccio e agli attivisti M5S locali, ho rinvenuto cani con piaghe sanguinanti e con visibili segni di morsicature». Quasi tutti i cani, continua, vagavano nell’area comune, mentre altri si trovavano in recinti «tra erba incolta, fango, pozze d’acqua stagnante ed escrementi, senza alcun tipo di riparo».

Sulla vicenda interviene il sindaco, Francesca De Vito, che ricorda l’impegno dell’amministrazione (insediatasi nel 2015) per affrontare le gravi emergenze, tra cui quella riguardante il benessere degli animali. «Il canile, privo di agibilità, in seguito a un sopralluogo effettuato dalla Asl nel 2014 è stato sottoposto a sequestro sanitario, con custodia affidata al responsabile comunale del servizio».

La giunta, continua il primo cittadino, «ha approvato un progetto esecutivo di adeguamento e messa a norma del canile, presentato a finanziamento nel dicembre scorso, al primo bando utile pubblicato dalla Regione. Come amministrazione - chiude - siamo sereni e consapevoli di aver operato, pur nella limitatezza delle risorse, per superare la criticità riscontrata, dando precise indicazioni agli uffici preposti».

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