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Sequestrati beni per 13 mln
a clan vicino alla Sacra Corona

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Il sequestro riguarda gioiellerie, supermercati e società immobiliari, con immobili ubicati a Lecce, Galatina, Aradeo, Melendugno, nonché autovetture e disponibilità finanziarie

Giovedì 07 Aprile 2016, 14:15

18:14

LECCE - Beni per oltre 13 milioni di euro sono stati sequestrati da militari del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Lecce a presunti componenti un gruppo criminale di Galatina (Lecce), dedito all’usura, all’estorsione e al riciclaggio, capeggiato da esponenti del clan Coluccia della Scu. Il sequestro riguarda gioiellerie, supermercati e società immobiliari, con immobili ubicati a Lecce, Galatina, Aradeo, Melendugno, nonché autovetture e disponibilità finanziarie.

Il sequestro scaturisce dall’indagine della Dda salentina che nel settembre scorso aveva portato a 9 arresti ed al sequestro di beni per oltre 5 milioni. L’inchiesta ha evidenziato come i destinatari dei sequestri di oggi fossero abitualmente dediti all’usura, all’esercizio abusivo della raccolta del risparmio, alle estorsioni, al riciclaggio, al reimpiego di denaro di provenienza delittuosa nonché alla turbativa d’asta. Una vera e propria consorteria criminale che - secondo la Gdf - si avvaleva di modalità mafiose, per esercitare le proprie pretese creditorie. Le indagini hanno anche accertato l’adozione di precise strategie di infiltrazione nell’economia legale.

Infatti, una parte dei proventi dell’usura e dell’esercizio abusivo dell’attività finanziaria sarebbe stata impiegata per finanziare sia attività commerciali, riconducibili a congiunti degli indagati, operanti nel settore dei supermercati e del commercio di oro e preziosi, sia nelle compravendite immobiliari. Alcuni degli indagati - secondo le indagini - partecipavano alle procedure esecutive presso il Tribunale di Lecce per la vendita all’asta degli immobili tenendo condotte tese a turbare la libertà degli incanti mediante minacce di azioni ritorsive rivolte contro privati e finalizzate ad ottenere l’abbandono dell’asta e l’aggiudicazione dei relativi beni. 

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