All’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce è accaduto qualcosa di davvero straordinario: due parti trigemini nel giro di poche settimane. Un vero e proprio “record da sala parto” che ha visto protagonisti i reparti di Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia, impegnati in un doppio evento eccezionale.
Nel primo caso, tre bambini sono nati alla 28ª settimana di gestazione. A causa della prematurità, i piccoli hanno affrontato un percorso delicato ma oggi si trovano in condizioni stabili presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale (Utin), dove stanno gradualmente superando le criticità iniziali.
La seconda gravidanza trigemina, invece, ha avuto un decorso più sereno: alla 34ª settimana sono nati due femminucce e un maschietto, e per loro si prospettano tempi di degenza più brevi.
Come spiegato in una nota della Asl di Lecce, il successo di entrambi i parti è frutto di una collaborazione impeccabile tra più unità operative: Ostetricia, Neonatologia, Anestesia e Rianimazione, Medicina Fetale e Chirurgia Pediatrica. La pianificazione condivisa del percorso clinico e del timing del parto ha consentito di garantire la disponibilità di posti-letto in terapia intensiva per tutti e sei i neonati, evitando così trasferimenti di madri e bambini in altre strutture.
Eventi del genere sono rarissimi nella letteratura medica: le gravidanze trigemine spontanee si verificano in circa un caso ogni 10.000, e anche nei casi di procreazione assistita restano eccezionali. Si tratta di situazioni ad alto rischio materno-fetale, che richiedono un monitoraggio costante e una gestione altamente specializzata.
L’Utin del Fazzi, supportata dal servizio di trasporto neonatale d’emergenza STEN attivo 24 ore su 24, si conferma un centro di riferimento regionale per la gestione delle nascite complesse e delle emergenze neonatali.