Giovedì 23 Ottobre 2025 | 16:21

Nuovo filobus, a Lecce la «volata» da Torre del Parco

Nuovo filobus, a Lecce la «volata» da Torre del Parco

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Nuovo filobus, a Lecce la «volata» da Torre del Parco

L’opposizione demolisce l’idea: «Meno parcheggi e visuale devastata»

Giovedì 05 Giugno 2025, 09:36

Il potenziamento della rete filoviaria è stato presentato, ieri a Palazzo Carafa, dal direttore Sgm, Ugo Guacci, come una rivoluzione del sistema del trasporto pubblico verso l’efficienza, in coerenza con il Pums, e con una serie di interventi che vanno dai 16 impianti semaforici centralizzati (con onda verde controllabile) ai 57 attraversamenti pedonali semaforizzati. Insomma, un progetto organico di mobilità sostenibile che si serve del filobus, come di una metropolitana di superficie con nuove fermate all’esterno della città, nei parcheggi di scambio e nei punti strategici, passando frequentemente e offrendo una vera alternativa all’auto.

Un discorso proveniente dalla parte tecnica che non convince l’opposizione, secondo la quale si tratta di un progetto redatto alle spalle della città, «che aveva già espresso la sua contrarietà al filobus e ai suoi pali». Non convince il raddoppio del filobus in via Cavallotti, la nuova linea in viale Marconi, la doppia linea a Torre del Parco,il passaggio in via Don Minzoni, in piazza Italia e il raddoppio in viale Lo Re, «che diventa una strada riservata al filobus». In queste vie, verranno eliminati diversi parcheggi. «Tre file di parcheggi in meno a Torre del Parco e il filobus che percorre, in doppio senso, tutta via Don Minzoni fino a Porta San Biagio, devastando la visuale con i pali», protesta il presidente della commissione Controllo XII, Antonio De Matteis, che ieri mattina si è riunita per analizzare la delibera di giunta 221/2025 sul «potenziamento ed estensione della filovia di Lecce». L’ingresso in città del filobus da Torre del Parco non convince perché si immette in una strada già impercorribile nelle ore di punta: ci sono troppe auto provenienti dalla via di Maglie. «Perché si insiste sul filobus e non sui bus elettrici, che potevamo essere richiesti partecipando allo stesso bando ministeriale?» chiede De Matteis. Guacci risponde che il filobus è economicamente più conveniente: «I costi di gestione di un bus elettrico sono molto più elevati. Le batterie costano di più in fase di produzione, gestione e smaltimento. Tanto che uno stesso bus elettrico costa il doppio rispetto a un filobus». «Intanto bisognava condividere l’idea prima di progettarla», ribatte De Matteis. «Guacci dice che ci ha lavorato per tanto tempo senza che la città lo sapesse: questo è normale? - polemizza il consigliere di opposizione Giovanni Occhineri - e soprattutto non è stato raccontato in campagna elettorale».

Il consigliere del Pd, Antonio Rotundo, è più caustico: «Non tenete conto di quello che dice Guacci. Quando ci presentarono il filobus la prima volta furono molto più bravi. Ci presentarono il “sol dell’avvenire”. Dicevano che avrebbe risolto tutti i nostri problemi e che sarebbe passato sotto casa nostra ogni 5 minuti. Si può governare una città facendo scelte in solitudine? Scelte al chiuso, insieme al professor Domenico Gattuso e ai suoi collaboratori? In Puglia non c’è nessun comune capoluogo con il filobus. L’unico era il Comune di Bari, ma poi è stato eliminato. Decaro ha presentato il progetto per lo stesso bando al ministero, ma non per i filobus, bensì per i bu elettrici e ha ottenuto i soldi. Taranto è molto più avanti di noi perché ha fatto la domanda, ha avuto i soldi e anche appaltato i lavori per i bus elettrici».

«Quello che sta avvenendo è un “sistema di trasporto elettrico”, con infrastrutture, sottostazioni e interventi sui semafori e per gli attraversamenti pedonali - chiarisce Guacci - La Regione ci affida il servizio senza darci i bus necessari. Il progetto su cui abbiamo lavorato è meraviglioso: è prevista anche una sottostazione per filobus e mezzi elettrici. Il progetto è coerente con il Pums: la relazione di coerenza con il Piano urbano della mobilità sostenibile dev’essere vagliata dal ministero. Sono previsti 1600 stalli di scambio: un parcheggio all’ingresso da Maglie e due sulla Lecce-Monteroni, dimensionati sulla capacità delle linee di trasporto esistenti e funzionali alla direzione modale. Noi creiamo un parcheggio all’entrata di Lecce in cui viene offerto un bus gratuito ogni 10 minuti che ti porta al centro, porta san Biagio, via Cavallotti e nella via dell’intermodalità. La nuova linea del filobus collegherà tutti i parcheggi, compreso quello dell’ex Massa e quello in viale De Pietro».

Lo scontro continua.

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