Sabato 06 Settembre 2025 | 11:39

Magliano, nella frazione di Carmiano rivive un frantoio semi ipogeo risalente al XVIII secolo

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Magliano, nella frazione di Carmiano rivive un frantoio semi ipogeo risalente al XVIII secolo

Fu edificato tra la fine del XVII secolo e i primi decenni del secolo successivo ed è stato attivo fino al 1948

Venerdì 09 Maggio 2025, 14:41

CARMIANO - Apre ai visitatori per la prima volta, dopo il restauro, una meraviglia dell'archeologia industriale pugliese che testimonia lo sviluppo tecnologico dell'olivicoltura.
Siamo a Magliano, frazione di Carmiano in provincia di Lecce, dove questa mattina alle 9 è stato inaugurato il frantoio semi ipogeo risalente al XVIII secolo, su cui si sono concentrate in questi ultimi decenni le attenzioni di Antonio Monte, uno dei massimi esperti in campo europeo per la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico industriale.
L'appuntamento in via Trappeto ha visto la partecipazione del sindaco Giovanni Erroi, del presidente del Gal "Terra d'Arneo" Cosimo Durante, dell'assessore regionale all'agricoltura Donato Pentassuglia, dell'assessore comunale alla cultura Stefania Arnesano e del presidente della Camera di commercio di Lecce Mario Vadrucci. E anche la partecipazione degli alunni del comprensivo "Zimbalo" di Carmiano.
Il trappeto semi ipogeo di Magliano, dopo decenni di abbandono, viene ora restituito alla comunità locale e alla fruizione pubblica. Dichiarato di interesse culturale nel 1991, venne acquisito dal Comune nel 2006 e in esso si conservano memoria e identità. Fu edificato tra la fine del XVII secolo e i primi decenni del secolo successivo ed è stato attivo fino al 1948.
l progettisti del recupero sono stati l'ingegnere Nives Foggetti e l'architetto Monte appunto, docente universitario, ricercatore del Cnr e vicepresidente nazionale Aipai, che ha fatto di questo monumento un caso-studio. 
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