Prendono il via le «Giornate europee del patrimonio» e Caprarica di Lecce apre le porte di un prestigioso
monumento di archeologia industriale presentando un volume di Marcello Introna.
L’appuntamento è in programma domani 27 settembre alle 19 nel frantoio elettrificato della famiglia
Lubelli, sito in via Roma, in un paese, Caprarica appunto, che con 12 strutture produttive (prevalentemente
trappeti e un oleificio moderno a forza meccanica) è stato uno dei più importanti centri del Salento per la
produzione di olio «lampante» prima e, in seguito, di olio «fino».
L’apertura dello stabilimento oleario consente di far conoscere un peculiare bene del patrimonio culturale
industriale di Terra d’Otranto per la produzione di olio di oliva per uso alimentare. L’oleificio,
probabilmente realizzato su una preesistente struttura olearia a trazione “animale”, è stato modificato
dopo il primo quarto del Novecento passando così dalla “forza animata” alla “forza inanimata”, grazie
all’introduzione dell’energia idraulica prima ed elettrica successivamente.
A presentare le «Giornate» sarà l’architetto Antonio Monte, ricercatore del Cnr-Ispc e vicepresidente nazionale dell’Aipai,
l’Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale, che curerà le visite guidate (sabato 28
dalle 16 alle 18.30, domenica 29 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30).
Durante l’apertura di domani verrà presentato il volume “Oro, Forca e Fiamme” di Marcello Introna.
L’autore dialogherà con Marcella Rizzo (docente di italiano e latino) e Laura Pedone (docente di filosofia e
storia e curatrice della rassegna “Corti narranti”).
Introna propone un viaggio indietro nel tempo, in una Bari nel 1667 sconvolta dalla peste e brulicante di
cadaveri e di topi, dove i personaggi sono figure grandiose, a cominciare dal medico Giuseppe Verzillo
rappresentante della scienza, che combatte contro la credenza di cui è esponente granitico padre Ermanno,
priore della Basilica di San Nicola, figura nera e antieroica che egoisticamente e crudelmente combatte ciò
che ritiene un pericolo al suo potere di ministro di Dio. Poi ci sono Sveva e Lucrezia, due donne forti e
volitive che combattono per il loro destino e la loro dignità in un mondo dominato dalla forza bruta degli
uomini che vogliono le donne silenziose e sottomesse ai loro desideri e ai loro piaceri.

Un'occasione per conoscere lo stabilimento, che con 12 strutture produttive è stato uno dei più importanti centri del Salento per la produzione di olio «lampante» prima e, in seguito, di olio «fino»
Giovedì 26 Settembre 2024, 09:21