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Tari, anche a Lecce arriva la stangata sulle tasche dei cittadini

Tari, anche a Lecce arriva la stangata sulle tasche dei cittadini

 
Clara Scarciglia

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Clara Scarciglia

Tari, anche a Lecce arriva la stangata sulle tasche dei cittadini

Gli appelli di sindaci e presidenti Aro per calmierare gli aumenti

Sabato 13 Luglio 2024, 11:18

LECCE - In dirittura d’arrivo gli aumenti sulla tassa di smaltimento dei rifiuti. I Comuni hanno infatti tempo fino al 20 di luglio per approvare i Pef (Piani economico finanziario) per il servizio di gestione dei rifiuti e il relativo tributo (Tari). E saranno inevitabili gli aumenti dovuti alla sentenza del Consiglio di Stato n.10550 del 6 dicembre 2023 che ha annullato la delibera di Arera (l’Agenzia regolazione energia) del 2021 cui la Regione Puglia si era uniformata.

Ora la palla passa ai Comuni, che hanno già fatto sentire la loro voce con unanimi ordini del giorno dei Consigli per chiedere alla Regione di farsi carico dei maggiori costi sulla tariffa Tari che altrimenti ricadrebbero sui cittadini, anche per gli anni precedenti.

Sullo spinoso argomento si è fatta sentire l’Anci Puglia anche recentemente. Per la presidente Fiorenza Pascazio «resta il problema della carenza degli impianti di smaltimento, soprattutto nelle regioni del Sud, che incide in modo profondo sulla tassazione. Malgrado gli sforzi prodotti e il raggiungimento degli obiettivi di riciclo fissati a livello europeo, la tassazione resta alta e questo ricade soprattutto sulla qualità della vita dei cittadini delle nostre comunità».

Il salentino Michele Sperti, vice presidente vicario dell’Anci e sindaco di Miggiano, molto impegnato sulla problematica, mette in evidenza quanto sia «incerta la situazione per quanto concerne il regime tariffario per i rifiuti urbani». «Resta ancora in esame dal Governo - ricorda sperti - la richiesta Anci di un intervento tampone teso ad alleggerire i Pef dalle richieste di compensazione sulle tariffe degli “impianti minimi”, che tuttavia l’Associazione dei Comuni continuerà a monitorare e a cercare di risolvere. Non si può - sottolinea Sperti - far gravare sui cittadini, ignari delle tante dinamiche burocratiche, un aumento ingiustificato e incomprensibile dei costi di conferimento dei quali i Comuni, è bene sottolinearlo, sono soltanto inconsapevoli destinatari».

In fermento anche gli Ambiti Territoriali.

Silvano Macculi, sindaco di Botrugno e rappresentante dell’Aro 7 (Ambito di raccolta ottimale), ribadisce «la necessità dell’attuazione da parte della Regione di un programma di impianti pubblici per chiudere il ciclo dei rifiuti, e contenere dunque i costi, evitando trasferimenti lunghi».

Nell’attesa, i rincari per la Tari sono dietro l’angolo e i cittadini tremano.

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