CASARANO - Farmaco salvavita per diabetici introvabile: il Tribunale per i diritti del malato di Casarano chiede alla Asl di farsi carico di questo problema. Ma la soluzione non è dietro l’angolo perché l’azienda produttrice del Trulicity, contattata dal Tdm di Casarano, ha precisato che prima di dicembre il farmaco non sarà disponibile. A mettere in affanno la produzione, l’impennata di richieste dovuta all’utilizzo del farmaco da parte degli obesi. Si tratta di farmaci che hanno dato beneficio a chi vuol perdere peso al punto che le vendite si sono impennate: le molecole necessarie alla fabbricazione di questi farmaci considerati anti-ciccia non sono facilmente reperibili con la conseguenza di cali della produzione.
Dinanzi alla prospettiva di lunga assenza dal mercato del Trucility, Anna Maria De Filippi (dirigente Rete Civica di Cittadinanzattiva) e Cristina Lezzi (responsabile Tdm) hanno deciso di appellarsi al direttore generale (Stefano Rossi) e alla direttrice sanitaria di Asl Lecce (Maria Nacci), alla direttrice dell’ospedale di Casarano (Gabriella Cretì), al direttore del distretto socio-sanitario di Casarano (Antonio De Giorgi), al presidente della Regione Puglia (Michele Emiliano). «Tante le segnalazioni di disagi - scrivono De Filippi e Lezzi - alla ricerca delle varie farmacie del territorio: pazienti che vengono inviati al centro diabetologico di riferimento il cui sportello non è in grado di dare risposte risolutive. Abbiamo raccolto la disperazione di ammalati costretti a percorrere chilometri di strada con annessi disagi e, purtroppo, senza alcun risultato. Abbiamo contattato l’Azienda Eli Lilly e ci è stato risposto che il farmaco non sarà disponibile fino a dicembre prossimo, mentre un informatore scientifico ci rassicurava su una ripresa a breve. Da queste informazioni contrastanti si evince un disorientamento generale: pertanto chiediamo alle autorità competenti di volersi fare carico affinché i pazienti non siano costretti a subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi».
Alla segnalazione del Tdm è seguita la risposta del direttore del distretto di Casarano: «Il principio attivo di Trulicity è la dulaglutide, appartenente alla categoria di agonisti ricettoriali (GLP 11) con prescrivibilità regolamentata dalla nota Aifa numero 100. Nel sottogruppo dei farmaci GLP 11 rientrano diversi farmaci di seguito indicati: dulaglutide, exenatide, exenatide LAR, liraglutide, lixisenatide, semaglutide. Trattandosi di farmaci prescrivibili anche dal medico di medicina generale suggerisco di sottoporre il caso al medico o al centro antidiabetico che ha in carico il paziente al fine di individuare un farmaco diverso da Trulicitry, ma di pari efficacia terapeutica e facilmente reperibile nelle farmacie convenzionate».
Ma De Filippi non concorda e aggiunge: «Ogni cittadino ha il diritto di avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento e per questo mi domando perché la Regione non abbia scorte sufficienti di farmaci onde evitare che i pazienti debbano soffrire a causa delle “mode” del mercato. L’ideale sarebbe un’industria farmaceutica pubblica italiana, ma se questo è un obiettivo fuori dalla portata delle attuali politiche sanitarie, c’è comunque il dovere dello Stato e delle Regioni, a cui la Sanità è delegata, di assicurare le cure necessarie alla tutela della salute. Né possiamo essere soddisfatti dalla risposta pervenuta dal direttore del distretto di Casarano perché i farmaci che vengono proposti non hanno pari efficacia rispetto a quello mancante e presentano, stando alle segnalazioni ricevute, effetti collaterali».