Martedì 14 Ottobre 2025 | 11:25

A Nardò strade trasformate in circuiti: gare tra moto nel cuore della notte

 
Stefano Manca

Reporter:

Stefano Manca

A Nardò strade trasformate in circuiti: gare tra moto nel cuore della notte

I residenti chiedono provvedimenti concreti

Domenica 23 Giugno 2024, 10:43

NARDÒ - Strade di Nardò che di notte si trasformano in circuiti di gare motociclistiche. Arriva una petizione online per chiedere a istituzioni e forze dell’ordine di fermare le pericolose abitudini, soprattutto di giovani e giovanissimi. L’allarme di cittadini e residenti riguarda un lungo elenco di strade cittadine: via Napoli, via Roma, via Rubichi, via Volta, via Bonfante, via XX Settembre, via Einaudi, viale della Resistenza, via Raho, via Incoronata, via Ferri, via Rubichi, via Napoli e via Aldo Moro, fino alle rotatorie che conducono alle marine.

«Chi abita vicino a lunghi rettilinei – si legge nell’appello lanciato in rete, tra gli altri, dal sindacalista Cobas Maurizio Maccagnano – sa benissimo cosa significhi essere svegliati di soprassalto alle tre di notte. Corse, gare e inseguimenti, di giorno e di notte. Giovani e ragazzini in scooter e motociclette invadono le principali strade cittadine. Soprattutto a tarda sera, dalle 21 alle 3, s’impadroniscono delle strade gareggiando, con vere e proprie scorribande, lanciati ad alta velocità grazie a marmitte illegali installate sui loro mezzi che provocano rumori assordanti. Ci sono moto che arrivano a raggiungere una velocità anche di 100 chilometri orari. Questi frastuoni impediscono agli abitanti di usufruire del sacrosanto diritto al riposo notturno».

Lo scorso 12 giugno per tali ragioni alcuni residenti di via Incoronata hanno fatto intervenire le forze dell’ordine. La soluzione proposta: «Sarebbe giusto – dichiara il sindacalista Maccagnano – collocare dei dissuasori (dossi e videocamere di sorveglianza) al fine di rallentare le corse, e dunque infliggere salate multe. Queste misure di prevenzione potrebbero prevenire anche gravi incidenti stradali con potenziali vittime gli stessi centauri. Le strade, di notte, non possono essere vissute con una sorta di “legge della giungla”». L’appello-petizione di Maccagnano è condiviso da Walter Gabellone, presidente dell’associazione di sicurezza stradale “Alla conquista della vita”: «Bisogna fermare in tempo queste bravate che possono trasformarsi in tragedie. Non solo, oltre a salvare la vita a giovanissimi incoscienti, bisogna contestualmente tutelare anche la quiete pubblica delle famiglie, tra allarmi che “scattano” a causa del frastuono provocato dalle marmitte illegali dei motorini e bambini che si svegliano spaventati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)