GALATINA - L’amministrazione Vergine avvia le procedure per il riconoscimento del tarantismo quale patrimonio immateriale dell’Unesco. L’iter è partito nei giorni scorsi con la presentazione di un progetto che, dovesse concludersi in maniera positiva, sarebbe un ottimo trampolino di lancio per la valorizzazione turistico-culturale dell’intero territorio.
Il percorso per la proposta di candidatura parte dalla presentazione del progetto alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco che, dopo una prima fase istruttoria, assegna al Ministero della Cultura il successivo approfondimento; superata questa prima fase la proposta viene inserita nella Lista propositiva nazionale per il patrimonio culturale immateriale per il successivo invio dell’istruttoria al Consiglio direttivo e la trasmissione di tutti gli incartamenti a Parigi per la decisione finale da parte dell’Unesco.
L’istituzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si prefigge di adottare iniziative e strategie per la tutela delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati, aumentare la consapevolezza delle comunità locali, nazionali ed internazionali dell’importanza del patrimonio culturale immateriale e garantire il generale apprezzamento, assicurare l’assistenza internazionale.
Vantaggi non solo teorici ma anche pratici e preziosi per una promozione ancora più capillare del patrimonio anche grazie alla presenza di una lista di «eccellenze» nel campo del patrimonio immateriale Unesco.
«La valorizzazione del nostro patrimonio culturale e turistico è un punto fondamentale per l’amministrazione - dice la vicesindaco Grazia Anselmi - l’avvio dell’iter per il riconoscimento del tarantismo quale patrimonio immateriale dell’Unesco rappresenta un potenziale punto di forza del nostro programma; il tarantismo è infatti un rito fortemente identitario per la nostra città, luogo in cui è presente l’antica chiesetta di San Paolo, luogo di pellegrinaggio delle donne morse dalla tarantola».
Tra i partner del progetto l’amministrazione comunale ha individuato il Club Unesco di Galatina, la Regione, la Provincia, La Fondazione Notte della Taranta e l’Istituto Carpitella.
Il progetto rientra in un programma ancora più ampio che, nei piani dell’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Vergine, potrebbe portare alla presentazione della richiesta per la città di Galatina nella selezione per l’individuazione della Capitale italiana della Cultura; la richiesta, che ad oggi è ancora in stand by, potrebbe essere presentata nei prossimi mesi, o molto più probabilmente il prossimo anno grazie ad un progetto ampio nel quale rientrerebbe, se dovesse giungere a buon fine, il prestigioso riconoscimento Unesco.
Il patrimonio architettonico religioso da inserire nella richiesta sarebbe ovviamente cospicuo grazie alle numerose chiese del centro storico e, in particolare, la suggestiva basilica orsiniana di Santa Caterina d’Alessandria, luogo di riferimento per gli esperti d’arte e meta privilegiata per migliaia di turisti.