LECCE - Una rondine non fa primavera ma la giornata di ieri ha rappresentato la prova generale di quanto potrebbe accadere nel Salento nelle festività di Pasqua e del 25 aprile. Soprattutto Lecce ha registrato ieri il primo boom di visitatori, grazie anche ai gioielli aperti dal Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, e alle mostre a cura dei carabinieri nell’ex caserma Cimarrusti e nella caserma Pico.
Il ritorno delle Giornate Fai di Primavera, l’evento annuale che celebra la bellezza e la ricchezza culturale dell’Italia, giunto alla 32ª edizione, ha attratto numerosi appassionati di arte, storia e natura, desiderosi di esplorare tesori spesso nascosti o poco conosciuti.
Sabato e ieri i volontari del Fai in collaborazione con scuole e Università, hanno reso accessibili siti solitamente chiusi al pubblico.
In provincia di Lecce, ben 13 aperture straordinarie hanno dato l'opportunità di immergersi nella storia e nell’arte. Tra i «luoghi del cuore» spiccano a Lecce la chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, il Cimitero monumentale, l’ex convento degli Olivetani, l'ex convento dei Teresiani (ex caserma Cimarrusti), la caserma Pico e l’abbazia di Cerrate.
Non solo arte e storia, ma anche natura e tradizioni hanno trovato spazio nelle Giornate Fai promosse in provincia, con percorsi dedicati alla produzione dell’olio. I visitatori hanno potuto esplorare antichi frantoi ipogei e partecipare a progetti legati alla tutela del paesaggio olivicolo salentino, simbolo di un'identità territoriale millenaria.
E in concomitanza con le Giornate Fai, l’ex caserma Cimarrusti ha riaperto le porte per ospitare la mostra curata dai carabinieri. L’affluenza è stata notevole sin dalla prima giornata, con i visitatori che hanno mostrato interesse per la storia militare rappresentata dalle uniformi e dai cimeli esposti dall’Arma. L’esposizione ha offerto un’occasione unica per immergersi nella memoria collettiva e per riflettere sul ruolo svolto dai carabinieri nella storia italiana, dalle guerre mondiali alle missioni di pace internazionali.
In molti hanno approfittato della mostra anche per scoprire la caserma Cimarrusti, nel cuore del centro storico e ora oggetto di un progetto di riqualificazione che farà «risorgere» il grande edificio destinandolo a residenza per gli universitari.
Sempre in tema di caserme, ha riscosso grande curiosità e successo l’altra mostra allestita dai carabinieri nella caserma Pico. I visitatori, compresi numerosi studenti, hanno anche avuto la possibilità di un confronto con i militari del Nucleo tutela patrimonio culturale (in mostra anche reperti sottratti ai criminali tombaroli) e con quelli di Reparti di specialità del Comando provinciale di Lecce. Esposti e al centro di inevitabile curiosità mezzi dell’Arma in livrea istituzionale con dispositivi tecnologici avanzati.
Così anche i carabinieri hanno dato un significativo contributo ad attrarre in città i visitatori. Una prova generale che fa ben sperare gli operatori turistici in vista dei prossimi fine settimana festivi.