Dopo l’aggiudicazione dei tre stralci funzionali del primo lotto, che porteranno all’ammodernamento e alla messa in sicurezza del tratto tra la zona industriale di Melpignano e quella di Tricase, potrebbero aprirsi 300 opportunità lavorative all’anno, che le sigle sindacali chiedono di trasformare in finestre per gli operai specializzati locali. «Esprimiamo un volenteroso ottimismo davanti a un tassello importante dell’iter - dichiarano all’unisono la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi, e il segretario generale della Fillea Cgil Lecce, Luca Toma - che potrebbe dotare il nostro territorio di un’infrastruttura strategica per il progresso economico e sociale e per la connessione organica e degna di una parte periferica della provincia al territorio regionale e nazionale.
Non abbiamo mai negato l’importanza di realizzare l’opera anche per gli importanti effetti occupazionali che la stessa genererebbe - aggiungono - circa 300 posti di lavoro per ogni anno di cantiere direttamente connessi alla realizzazione dell’opera, con un importante impatto in termini di massa salari e consumi. Da questo punto di vista - è l’inciso - riteniamo fare nostre parte delle considerazioni espresse dal presidente di Confindustria Lecce, Valentino Nicolì, e da una delle aziende locali aggiudicatrici di parte dell’opera, per coinvolgere il tessuto imprenditoriale locale e con esso le tante maestranze qualificate, esperte e presenti sul territorio. L’imprenditoria locale, anche quella non direttamente coinvolta al momento, abbia la capacità di fare rete, di sviluppare sinergie e collaborazioni, a cominciare dalla piena valorizzazione dei tanti operai e tecnici specializzati locali che dimostrano quotidianamente la propria preparazione e la propria capacità di realizzare concretamente, pietra su pietra, metro dopo metro, opere così importanti».
La Cgil chiede poi un confronto tra tessuto imprenditoriale e organizzazioni sindacali, per creare le condizioni affinché l’opera sia realizzata nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, limitando il ricorso ai subappalti, garantendo la piena tracciabilità degli accessi sui cantieri e la vigilanza sugli orari di lavoro, infine evitando forme estreme di straordinario o pressioni indebite sui tempi.
Sulla questione sono intervenute anche Cisl Lecce e Filca Cisl. «Dobbiamo formare un fronte unito delle forze del mondo del lavoro e dell’impresa salentini - chiedono dalle segreterie -. Solo attraverso una sinergia efficace possiamo garantire che i lavoratori siano trattati con giustizia e rispetto, che le condizioni di lavoro siano sicure e che vengano mantenuti gli standard qualitativi nei prossimi lavori. In questo contesto si inserisce il contributo che il sindacato si è visto riconosciuto nell’adozione del protocollo di legalità sottoscritto il 7 settembre 2023 presso la Prefettura di Lecce con il commissario straordinario per la 275 e Anas, che all’articolo 11 espressamente prevede il monitoraggio e il tracciamento a fini di trasparenza dei flussi di manodopera, nonché l’istituzione del tavolo tecnico di cui le organizzazioni sindacali di categoria fanno parte».