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Le Terme di Santa Cesarea all’asta per dieci milioni: il bando internazionale del Comune

Le Terme di Santa Cesarea all’asta per dieci milioni: il bando internazionale del Comune

 
Giovanni Nuzzo

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Giovanni Nuzzo

Le Terme di Santa Cesarea all’asta per dieci milioni: il bando internazionale del Comune

Dopo anni di stallo, bilanci in rosso, diffide, accordi di cooperazione tra la Regione Puglia e il Comune di Santa Cesarea Terme

Domenica 14 Gennaio 2024, 14:38

SANTA CESAREA TERME - Svolta decisiva nella Società «Terme». Dopo anni di stallo, bilanci in rosso, diffide, accordi di cooperazione tra la Regione Puglia e il Comune di Santa Cesarea Terme.

Il consiglio comunale mette fine al lungo braccio di ferro adottando il tanto atteso bando internazionale per la concessione a terzi di tutti i beni del compendio termale. Un gioiello che di riflesso interessa tutto il territorio salentino, volano per la crescita occupazionale, turistica e culturale del comprensorio.

Il Comune di Santa Cesarea Terme, che detiene il 49,47 % delle azioni, si impegna ad acquistare l’intera partecipazione azionaria detenuta dalla Regione Puglia (50,49 %) per un importo di 10 milioni di euro.

Il pagamento del valore sarà direttamente posto a carico di chi si aggiudicherà la gara, versando 4 milioni e 200mila euro al momento dell’aggiudicazione e il saldo di 5 milioni e 800mila euro in 20 rate semestrali uguali dell’importo di 290 mila euro.

Una decisione storica quella assunta dal consiglio comunale, che si trascinava da circa tre anni, sollecitata più volte da politici e dalla Corte dei conti per adempiere all’accordo con la Regione Puglia, la cui Giunta già nel 2020 aveva approvato lo schema di accordo con il Comune di Santa Cesarea Terme, manifestando l’intenzione di dismettere l’intera quota azionaria e indicendo nel frattempo ben tre procedure di gara ad evidenza pubblica, tutte andate deserte.

Ora la nuova «asta» decisa dal Comune, per un importo modesto rispetto al potenziale del complesso termale ma che si spera possa finalmente rilanciarlo

Alla luce del deliberato del consiglio comunale, sia il sindaco Pasquale Bleve che gli amministratori ritengono che «il mantenimento della propria partecipazione nella società sia coerente con il miglior perseguimento dell’interesse pubblico, dal momento che la Società garantisce la produzione di un servizio generale per la comunità locale, attraendo possibili investimenti sul territorio, sostenendo così lo sviluppo turistico e l’occupazione».

Ora, dopo questo passo decisivo da parte del Comune, si attende dalla Regione il proprio consenso a seguito delle modifiche apportate allo schema di Accordo iniziale, al fine di accelerare la procedura di gara per l’affidamento del complesso.

«Tra qualche giorno - assicura il sindaco Bleve - il bando sarà esaminato anche in assemblea dei soci presso la società “Terme” per poi subito procedere alla pubblicazione della gara».

La procedura di gara non è suddivisa in lotti e prevede la valorizzazione e gestione dell’integrale complesso termale presente sul territorio del Comune di Santa Cesarea Terme, costituito dal Nuovo Centro Termale, di proprietà del Comune e mai entrato in funzione, attualmente in stato di abbandono e degrado; inoltre, le concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti di acque termali «Palazzo» e «Cupa» nonché le concessioni demaniali marittime «Depuratore» e «Piscina Sulfurea».

Infine gli immobili «Albergo Palazzo» e «Terme Palazzo», i complessi edilizi «Caicco», «Gattulla», «Sulfurea» e «Depuratore», negozi, uffici e terreni ubicati nelle medesime aree, tutti di proprietà della società, verranno affittati a chi si aggiudicherà la gara.

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