NARDO' - Una cinquantina tra mucche e cavalli è morta in seguito ad un incendio divampato nell’azienda zootecnica Andrea Cavallo, di Nardò, in provincia di Lecce.
Le fiamme sono divampate in tarda mattinata nel capannone principale dove si trova una parte dei circa 200 capi di bestiame, per la maggior parte equini. Il rogo si è esteso anche alle altre strutture, rendendo difficili le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza degli animali: bovini di grossa taglia, asini e cavalli sono rimasti intrappolati dal fuoco e dal fumo. Il bilancio è destinato ad aggravarsi: molti altri animali, infatti, sono in fin di vita o gravemente feriti e dovranno essere abbattuti.
Al momento nei capannoni non è consentito l’accesso per il pericolo di crollo. Sul posto sta operando il servizio veterinario dell’Asl/Lecce. Sono ancora da accertare le cause che hanno provocato l’incendio. La stessa azienda lo scorso anno era stata colpita da un altro rogo. Tragedia in un'azienda zootecnica di Nardò (Le) dove è divampato un incendio poco dopo mezzogiorno che ha ucciso tantissimi cavalli, si parla di oltre un centinaio.
LE REAZIONI
«Vanno riviste tutte le norme a garanzia del bestiame nelle stalle. Strano è che in due anni si verifichi un incendio nella stessa azienda, e che dallo scorso anno non si siano rispettate o fatte rispettare norme a protezione del bestiame custodito che ad oggi ha portato a questo disastro con la morte di molti capi di bestiame. Aspetteremo che le indagini portino chiarezza su quanto accaduto. Auspichiamo controlli serrati in tutte le aziende zootecniche della zona affinché siano garantiti benessere e sicurezza per gli animali ospitati.
Gli allevamenti intensivi non sono più accettabili, ma garantire spazi idonei di deambulazione sono le nuove mete della zootecnia moderna che assicura benessere e migliore vivibilità agli animali e perciò dovrebbero essere imposti dalle normative». Così Maria Teresa Corsi - Verdi ambiente e società onlus - Lecce.