BARI - «Noi ci atteniamo alla vigilanza, affinché tutto avvenga secondo le leggi e secondo quello che è previsto nel contesto del trattamento dei pazienti che ricevono cure all’estero».
Cosi l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, ha risposto in Consiglio regionale a una interrogazione del consigliere Paolo Pagliaro, sulla vicenda della bambina salentina, Giorgia, che da anni è in cura negli Usa, a Pittsburgh, per il trattamento della sindrome di Berdon, una malattia genetica rarissima, che interessa l’intero apparato digerente e impedisce di alimentarsi per bocca.
«La vicenda di questa bambina - ha detto Palese - è abbastanza nota, così come è noto che è stata trattata nel centro di Pittsburgh, centro internazionale, che dal punto di vista dei trapianti è sicuramente il migliore del mondo, dove i trapianti, perlomeno quelli del tubo digerente e del fegato, sono iniziati tanti e tanti anni fa con il professor Starzl, che è un’autorità fortemente di riferimento.
Lo dico subito e senza mezzi termini: io non so quante Regioni in Italia si sarebbero assunte la responsabilità che la Regione Puglia si è assunta nel dover intervenire su questo tipo di assistenza. Secondo me nessuna. Invece, la Puglia ha deciso, il presidente in particolare, che la Asl di Lecce, per competenza, dovesse procedere ad assicurare, secondo le procedure dei pazienti che sono ricoverati e trattati all’estero, di intervenire».