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Nardò, lo sfogo di una mamma: «Mio figlio cacciato da un parco, c'era una festa in corso»

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

Polemiche a Nardò «Hanno cacciato mio figlio da un parco pubblico»

La vicenda diventa caso politico. Il gestore «Ci tengo a sottolineare che nessuno viene cacciato ma invitato gentilmente ad uscire»

Sabato 05 Agosto 2023, 11:12

NARDO' - «Mio figlio cacciato da un parco pubblico perché era in corso una festa privata». Lo denuncia una madre neretina, L.A., in riferimento a un episodio accaduto nei giorni scorsi. Siamo in via Due Aie, nel quartiere San Gerardo, dove dall’aprile 2022 su un terreno di circa 15mila metri quadri è stato inaugurato un parco pubblico comunale affidato in gestione alla “Pietraviva sas”. Il racconto della donna diventa virale sui social e il gestore è costretto a replicare. Quest’ultimo ammette la prassi di organizzare feste private all’interno del parco. Eventi che però non si svolgerebbero davanti al bar, precisa, ma in una sorta di «area apposita».

L’uomo racconta: «Il parco è stato realizzato dal Comune di Nardò che poi ha provveduto con apposita gara ad affidarlo (affittarlo) a una associazione o società. La nostra associazione ha vinto la suddetta gara e quindi, di conseguenza, siamo noi a gestire il parco in ogni suo aspetto. Per quanto riguarda il campetto, normalmente, tutti i giorni nelle ore di apertura del chiosco bar, è a disposizione di chiunque voglia accedervi in forma gratuita fatta eccezione nei giorni in cui lo stesso viene prenotato per partite o compleanni privati. Ci tengo a sottolineare che nessuno viene cacciato ma invitato gentilmente ad uscire».

Il commento si chiude con l’invito a chiarirsi davanti a un caffè. Invito che la donna, almeno al momento, rispedisce al mittente aggiungendo: «Nella sostanza non c’è molta differenza tra “cacciare” e “invitare a uscire”. Mio figlio non voleva partecipare ad alcuna festa, era seduto sulla panchina di un parco pubblico». Intanto la vicenda diventa politica. L’ex consigliera comunale ed ex vicepresidente della Provincia Paola Mita chiede a gestori e amministrazione comunale: «Nel bando sono previste zone di delimitazione per “eventuali feste?”

Se sì, possono cortesemente essere rese pubbliche?». Rincara la dose il consigliere comunale Lorenzo Siciliano: «Il parchetto di San Gerardo come tutti i luoghi pubblici della città, gestiti in modo pro tempore da talune associazioni e cooperative (guarda caso presiedute da soggetti candidati con l’attuale sindaco), deve restare accessibile a tutte e a tutti in ogni momento di qualunque giornata. Che ad un luogo pubblico venga impedito l’accesso perché è in corso una festa privata è una vergogna». Intanto sia il centrosinistra (lo stesso Siciliano, Daniele Piccione e Carlo Falangone) che Fratelli d’Italia (con i consiglieri Alberto Gatto e Pierluigi Tarantino) stanno depositando due diverse interrogazioni per chiedere conto dell’accaduto.

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