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Lecce, i vigili del fuoco contro i Comuni: «Non fanno prevenzione»

 
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Lecce, i vigili del fuoco contro i Comuni: «Non fanno prevenzione»

La presa di posizione e l'invito al prefetto a vigilare dopo gli ultimi incendi nel Salento che hanno distrutto ettari di verde e messo a dura prova i pompieri

Giovedì 03 Agosto 2023, 10:54

LECCE - Il sindacato autonomo dei vigili del fuoco punta l'indice sulla mancanza di prevenzione per gli incendi del Salento. E chiede al prefetto di intervenire e perseguire i Comuni inadempienti.

A parlare sono Gerardo Altamura, segretario provinciale Conapo Lecce, e Pasquale Cirillo, segretario provinciale Cgil Vvv Lecce.

«I gravi incendi degli ultimi anni sul territorio provinciale - esordiscono - poco o nulla hanno insegnato circa le norme generali di comportamento e di vigilanza da attuare per contrastare detti incendi. Lo ripeteremo all’infinito che è pericoloso non aver realizzato, per tempo, l’indispensabile opera di pulizia del bordo strada, banchine, scarpate, parchi comunali, aiuole, mediante la rimozione di erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile».

Gli incendi che si sono verificati negli ultimi giorni a San Cataldo di Lecce, in località Montagna Spaccata a Nardò e in zona Torre Mozza a Ugento hanno creato gravissimi danni. Squadre dei Vigili del Fuoco sono state impegnate «in centinaia di interventi con temperature al limite della sopportazione umana e con il numero di emergenza 115 al collasso. I Vigili del Fuoco non hanno mezzi e uomini necessari per poter intervenire ovunque e contemporaneamente su decine di eventi incendiari in provincia. Ma lo scenario non cambia».

E gli esempi sono presto fatto. «Chiunque - spiegano i due sindacalisti -  voltando semplicemente lo sguardo verso i bordi della strada che sta percorrendo, può̀ facilmente constatare che gli Enti pubblici preposti che avrebbero dovuto realizzare la pulizia dei bordo strada, banchine, cunette e scarpate, rimuovendo erba secca, sterpi, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile creando, nel contempo, idonee fasce di protezione da trattare con prodotti ritardanti della combustione e/o con diserbanti di natura eco-compatibile, sino ad oggi, hanno omesso in modo importante tale fondamentale compito di prevenzione».

«Non basta - continuano - che i comuni emettano le ordinanze dichiarando il periodo di grave pericolosità per gli incendi a queste devono dare seguito in primis loro rimuovendo l’erba secca nelle aree di loro competenza e poi effettuando i dovuti controlli su tutti quei terreni incolti».

Per questo il Conapo e Cgil chiedono al prefetto di Lecce «un fermo intervento con l'intento di richiamare nuovamente l’attenzione di tutti gli Enti territoriali, Provincia e Comuni in primis, verso il puntuale adempimento dei compiti loro assegnati dalla legge in ordine alle norme antincendi in vigore nel periodo estivo ed a vigilare sulla stretta osservanza delle norme, perseguendo i trasgressori a termini di legge, procedendo anche con le sanzioni previste e l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente allo scopo di fare il punto della situazione».

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