Niente musica all’esterno dei locali dopo la mezzanotte in tutti i centri storici del Salento. È questa la regola alla quale stanno lavorando le amministrazioni comunali - quella del capoluogo e delle marine in particolare - di concerto con la Questura e la Prefettura.
D’altra parte, l’indicazione in tal senso era venuta già il il 18 maggio scorso nell’ambito del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, tenutosi in Prefettura, dedicato agli aspetti della sicurezza estiva.
A proposito della previsione dei limiti orari per la diffusione di musica all’esterno, il prefetto, Luca Rotondi, nel sottolineare la necessità di trovare un punto di equilibrio tra il diritto di ogni cittadino alla tranquillità ed al riposo e quello richiesto dai più giovani ad un sano divertimento, anche negli orari serali e notturni, ha richiamato la necessità del rispetto delle regole, invitando tutti ad un’azione sinergica finalizzata al rafforzamento, ciascuno per gli aspetti di propria competenza, della sicurezza estiva, affinchè la ripresa dei flussi turistici e della «movida» venga affrontata con senso di responsabilità.
Pertanto, nelle prossime ore, il sindaco Carlo Salvemini, ed altri sindaci dei comuni rivieraschi, firmeranno apposite ordinanze. A Lecce, nei fine settimana la chiusura verrà prorogata di un’ora (alle 3).
Ma è polemica. «Anziché spegnere la musica a mezzanotte (rispetto all’una) si provveda, invece, a far rispettare le norme esistenti e si effettuino i controlli previsti per impatto acustico e schiamazzi - dice Gianpaolo Scorrano, presidente della undicesima commissione consiliare di Controllo - Si prenda esempio, magari, dal neoeletto sindaco di Brindisi che, tra i primi atti della sua amministrazione, ha concesso a tutti gli operatori di poter diffondere musica fino all’una di notte nei locali del centro e fino alle 2 nelle marine».
«Se l’ordinanza fosse adottata - prosegue Scorrano - pregiudicherebbe il lavoro non solo di tante attività commerciali ma, soprattutto, di numerosissimi artisti, cantanti e dj che, a fatica, cercano ancora di rialzarsi dal periodo di pandemia».
«Noncuranza, superficialità e totale assenza di rispetto verso chi attende l’estate per poter lavorare - commenta il consigliere di centrodestra - e si ritrova, invece, divieti ingiustificati e con il centro storico pieno di cantieri, ridotto ad una latrina e con molti dehors ancora in fase autorizzativa».