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Unisalento, chiamata alle armi contro i rigurgiti razzisti

 
Pierfr. Alb.

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Pierfr. Alb.

Unisalento, chiamata alle armi contro i rigurgiti razzisti

Tavola rotonda contro le discriminazioni e a favore di una sensibilizzazione sul tema a partire dai luoghi di formazione

Mercoledì 21 Giugno 2023, 14:00

LECCE - Guardia alta dell’Università del Salento sul fenomeno razzismo, in un periodo - quello attuale - caratterizzato da rigurgiti propagandistici e da una polarizzazione del dibattito che impone delle scelte. La presa di posizione di Unisalento - la chiamata alle armi, dice in apertura il professore Fabio Ciracì - è chiara: contro le discriminazioni, e a favore di una sensibilizzazione sul tema a partire dai luoghi di formazione, di concerto con le associazioni del terzo settore impegnate sul versante dell’accoglienza. Da queste premesse la tavola rotonda tenutasi ieri, a Studium 2000, per la presentazione degli atti 2022 delle “Giornate di studio sul razzismo“. Al centro il volume contenente gli atti della terza e quarta edizione delle giornate di studio sul razzismo, con cui docenti e studenti - tra loro Virgilio Alighieri, Virginia Alja de Franchis, Federico Rinelli, Silvia Saraceno - hanno sviscerato i principali nodi afferenti al concetto di confine. Crisi climatica e umanitaria, la lingua come strumento della discriminazione, l’onda lunga del colonialismo. Solo parte dei contributi pensati - come spiegano i docenti Ciracì e Stefano Cristante - per smuovere la passiva accettazione delle discriminazioni.

Nella tavola rotonda, coordinata dalla professoressa Eliana Augusti, varie realtà impegnate nell’accoglienza sul territorio: il gus (gruppo umana solidarietà), Unipop interazione, Arci solidarietà Lecce. Tutte convergenti nel raccontare quotidiani episodi di razzismo sul territorio, ma anche nella convinzione che un operato sinergico possa colmare le disuguaglianze. «Noi che lavoriamo nel terzo settore - spiega Federica Ferri del Gus - abbiamo conoscenza di episodi di razzismo quotidiano. Per questo abbiamo diversificato l’intervento, da un lato con la tutela effettiva che garantiamo aiutando nelle pratiche burocratiche, dall’altro con la formazione. Presto – aggiunge – restituiremo il lavoro svolto con arredi urbani in contrasto con la discriminazione: forse statue nella villa comunale, oppure cartellonistica o incisioni o targhe». Attività necessarie, concorda Cleidiane Pinheriro De Freitas, di Unipop interazione, per evitare «che l’Italia diventi il mio paese oggi, il Brasile, uno stato estremamente razzista». Il ciclo di incontri continuerà a ottobre alla presenza dell’attivista iraniana Pegan Moshir Pour e del premio nobel per la letteratura 2021, Abdulrazak Gurnah.

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