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Troppi alberi pericolanti a Lecce, il sindaco: «Presto tagliati e sostituiti»

 
Pierfrancesco Albanese

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Pierfrancesco Albanese

Troppi alberi pericolanti a Lecce, il sindaco: «Presto tagliati e sostituiti»

Salvemini: «L’ambiente urbano non è adatto alla stabilità dei pini»

Sabato 17 Giugno 2023, 11:54

LECCE - I pini instabili e le alberature fragili che insistono sul territorio comunale saranno presto sostituiti con altri compatibili con l’ambiente urbano. Il tutto come risultato di un’attività di programmazione integrata e fuori dal contesto emergenziale, rievocato nelle ultime ore dopo la caduta di un pino a San Lazzaro. Che per caso, e non per altro, non si definisce tragedia. A spiegare i motivi della caduta, e l’orizzonte che il rischio per l’incolumità pubblica prodotto dall’evento apre in relazione agli scenari futuri, è il sindaco Carlo Salvemini. «L’albero, gravato dal peso dell’acqua, non aveva più le sue radici, come evidenziato dallo stato dei luoghi post caduta», spiega il primo cittadino.

Evocando i pericoli creati dalle alberature fragili, e spesso nascosti alla vista. «Le radici che solitamente non vediamo fermandoci alla mera vista delle chiome – aggiunge Salvemini - sono un sostegno fondamentale per un albero, e quando sono molto ridotte la stabilità dell’albero è compromessa; questo è accaduto, per questo l’albero ha ceduto improvvisamente, dopo quarant’anni che era lì». Non un caso fortuito, però, per il primo cittadino, ma il frutto degli interventi susseguitesi negli anni. «Perché l’albero non aveva più le sue radici? Sono state recise e indebolite, con ogni probabilità, durante i lavori (fatti molti anni fa) di sostituzione di marciapiedi e illuminazione pubblica. Di recente lì c’è stata una semplice scarificazione del manto d’asfalto della sede viaria. Sostituire questi alberi, piantati 30, 40 o 50 anni fa in un contesto urbano che non è adatto alla loro crescita sana e alla loro stabilità deve diventare una priorità comune». Obiettivo già fissato nell’agenda dell’esecutivo. Con la sostituzione delle alberature. «Naturalmente – spiega il sindaco - la sostituzione va fatta a tutela dell’incolumità pubblica e dopo le necessarie verifiche e indagini agronomiche». Il programma di censimento del verde urbano è condotto dall’amministrazione coadiuvata dall’Unisalento, attraverso l’incarico – conferito ad agronomi professionisti – di georeferenziare tutti gli alberi della città. E individuare quelli da abbattere e sostituire: un numero di cui non è possibile, però, dire almeno sino al termine del censimento, spiega l’assessora Rita Miglietta, che spiega anche progetti in atto e programmi futuri sul verde cittadino.

«Siamo partiti con il censimento di tutte le alberature presenti in città e con una prima georeferenziazione. Questo lavoro – spiega Miglietta - si sta facendo con l’università del Salento e analogamente il piano del verde è partito prevedendo la redazione del regolamento. Stiamo anticipando nelle more dell’approvazione del regolamento finale una procedura transitoria per normare in maniera puntuale le sostituzioni delle alberature o perché fragili, non sicure, o perché dentro un progetto di ridisegno dello spazio pubblico. Gli alberi spesso non hanno un problema di instabilità delle chiome, ma quelli che hanno un’età ultradecennale hanno subito numerosi interventi pubblici e legati alle reti che hanno manomesso gli apparati radicali che non si vedono. Abbiamo già fatto una riunione con la consulta e stiamo anche ricevendo le segnalazioni per quanto riguarda il censimento degli alberi monumentali. Non abbiamo ancora finito perché è un lavoro complesso che deve essere svolto con il dovuto rigore, con il dovuto rispetto per un tema sicuramente decisivo per il futuro della città».

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