LECCE - Più di quattromila studenti ogni giorno arrivano a Lecce dai paesi della provincia incrementando del 26 percento la popolazione di ragazzi e ragazze che vivono la città. Ma nei centri periferici dove sono presenti diversi indirizzi scolastici, le famiglie scelgono il “km 0” dell’istruzione, ossia la scuola sotto casa. Il movimento in entrata a Lecce è particolarmente intenso dai comuni della cintura che circonda il capoluogo. I pendolari che arrivano a Lecce utilizzando il trasporto pubblico sono residenti principalmente nei comuni limitrofi. Da Monteroni, ad esempio, si verifica un travaso di studenti/esse pari al 47,79 percento dei giovani considerando l’età massima di 18 anni. Da Lequile si muovono, per tutto l’anno scolastico, 842 studenti/esse fuori dal comune (56,85% dei giovani che vivono a Lequile. Da San Cesario viaggiano fuori dal comune 1.377 studenti (45,42% sul totale dei giovani residenti). Da Surbo ogni mattina salgono su un mezzo di trasporto pubblico 1.440 studenti/esse (52,88%). Ancora più alta la percentuale di ragazzi/e pendolari: 1.421 che viaggiano quotidianamente fuori dal comune (62,30%).
Un po’ più basso il pendolarismo nei comuni dove sono presenti scuole superiore. È il caso, ad esempio, di Campi Salentina che vede una “migrazione” giornaliera di 667 studenti/esse che si spostano fuori comune (42,54%). Minima la percentuale di spostamento a Gallipoli dove sono presenti diverse scuole superiori: sono solo 489 gli studenti/esse pendolari (16,91%). Idem Tricase: 433 studenti/esse che preferiscono frequentare una scuola fuori dal comune di residenza (16,37%). Identica situazione a Maglie: 323 in movimento fuori dal comune (15,93%). A Copertino il movimento mattutino in uscita, sempre riferito agli studenti/esse, è un po’ più alto rispetto agli altri centri che contano la presenza di un certo numero di scuole superiori pur rimanendo molto contenuto: 954 fuori dal comune (23,84%). Analoga tendenza, in linea con Copertino, a Nardò: 954 fuori dal comune (23,84%). E la percentuale si alza ancor di più a Galatone, 751 fuori dal comune (30,12%) e Otranto, 234 fuori dal comune (32,55%).
La mappa del pendolarismo studentesco la dà Openpolis con uno studio analitico dello spostamento, per motivi di studio, degli studenti/esse fino a 18 anni. Un “affresco”, quello salentino, non troppo distante dalla realtà che caratterizza questo tipo di mobilità in tutt’Italia. «Nelle realtà più urbanizzate, - si legge nello studio di Openpolis - gli spostamenti avvengono prevalentemente, anche se non esclusivamente, all’interno del comune. Nei poli – le città baricentriche in termini di servizi – il 91,7% dei pendolari per studio è interno al comune (che del resto in molti casi ha di per sé un’estensione territoriale molto ampia). Mentre è nei territori di cintura, negli hinterland e nei comuni di provincia che circondano le città maggiori, che la quota di spostamenti fuori dal comune raggiunge l’apice. Il 44% dei pendolari che si muovono per motivi di istruzione da queste aree esce dal comune di residenza per raggiungere il luogo di studio».