LECCE - L’ennesimo pronunciamento del Tar Lombardia, avverso il provvedimento del prefetto di Milano, ha dato il definitivo via libera alla presenza dei tifosi del Lecce nella gara di domani pomeriggio a San Siro contro l’Inter. Saranno oltre quattromila i sostenitori giallorossi presenti nel settore ospiti, ed in altri settori, dello stadio milanese, pronti a sostenere capitan Hjulmand e compagni.
Ma a questa nutrita schiera mancheranno gli Ultrà Lecce che, attraverso un documento veicolato sui social, spiegano i motivi della loro assenza.
«La riapertura avvenuta di fatto sabato, a poche ore dall’evento, può far felice chi aveva con largo anticipo prenotato voli e alberghi - si legge nella nota - non di certo gli ultras che devono organizzarsi e noleggiare i mezzi per raggiungere Milano. Siamo abituati ai divieti ma non accettiamo le prese in giro, consapevoli che, in casi come questo, la tempistica subdola e non casuale di uno 'sbloccò tardivo pesa come una trasferta vietata con congruo anticipo». «Sia ben chiaro - concludono - che noi non ci stupiamo troppo di questo trattamento fin troppo prevedibile nella sua logica, ma non ne accettiamo la mancanza di rispetto e l’arroganza. Il nostro modo di essere e di agire non verrà scalfito. Fieri di quello che siamo, più ci ostacolate, più ci compattiamo».
IL COMMENTO DI BARONI
Il Lecce che si imbarcherà sul charter destinazione San Siro per la gara di domani pomeriggio contro l’Inter (con loro anche la formazione Primavera che sempre domani sfiderà i pari età nerazzurri), avrà dalla sua il calore di circa cinquemila sostenitori (sold out il settore ospiti del Meazza), dopo che il Tar ha rigettato il provvedimento del prefetto di Milano, aprendo definitivamente ai sostenitori giallorossi la trasferta.
«Non posso che essere contento, sia io che la squadra, per i nostri tifosi e perché abbiamo sofferto tanto per poter giocare in stadi importanti - ha detto il tecnico del Lecce Marco Baroni nella consueta conferenza della vigilia - dobbiamo fare tesoro dell’opportunità di avere i nostri tifosi ed è importante quello che avviene all’interno del rettangolo di gioco». Brucia ancora la sconfitta casalinga con il Sassuolo, ma il calendario offre una prova ancora più complicata contro l’Inter, che vuole cancellare la sconfitta di Bologna: «La squadra sta bene - ha sottolineato Baroni - e ci siamo preparati ad affrontare una gara difficile e proibitiva. Abbiamo dalla nostra entusiasmo e determinazione per giocare in uno stadio così prestigioso contro una grande squadra a livello italiano e internazionale. L’Inter non dipende da Lautaro, che è un giocatore pazzesco, ma dispongono di una rosa straordinaria. Sono partite complicate, difficili, ma è dentro queste difficoltà che c'è la sfida da parte nostra. Troveremo un Inter super motivata, vengono da una sconfitta e difficilmente squadre del genere sbagliano due volte. Ma quando giochi n uno stadio come San Siro devi metterci del tuo dal punto di vista dell’entusiasmo: e giocare questa gara è una grande opportunità ed intendiamo coglierla».
Qualche raccomandazione il tecnico l’ha data: «Prendere 3-4 reti a San Siro è abbastanza facile, dobbiamo cercare di fare una partita di compattezza e equilibrio. Sono queste le componenti per limitare una squadra come l’Inter in casa loro. Il palcoscenico di San Siro potrebbe inibire e mettere timore, ma dovremo essere bravi a giocarci la partita con la nostra identità. Per molti sarà la prima volta a San Siro, ma per tornarci tante volte bisogna fare qualcosa di straordinario».