LECCE - Sono quasi 500mila euro gli ammanchi nel pagamento della Tari del Comune di Lecce, scovati nell’arco di cinque anni. Il quinquennio in esame è quello 2016-2021, arco temporale in cui l’ufficio tributi ha notificato atti per omessa o infedele dichiarazione rispetto alla tassa destinata a finanziare i costi relativi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti per euro 463.269,18, corrispondenti ad obbligazioni perfezionate nei confronti di debitori vari, di cui 4.130,57 per interessi sulla ritardata riscossione, 104.423,71 per sanzioni in materia tributaria e 59,29 euro per spese postali.
Già negli scorsi mesi il comune ha intensificato gli sforzi tesi a scovare posizioni irregolari ai fini della tassa sui rifiuti, attraverso un’attività di controllo capillare coordinata dal settore Ambiente in collaborazione con l’Ufficio Tributi e la polizia locale.
L’operazione è stata condotta, in special modo, nei quartieri individuati frequentemente – anche grazie alle segnalazioni dei cittadini – come a più alto tasso d’abbandono di rifiuti. È proprio attraverso le verifiche porta a porta e l’incrocio dei dati relativi alla posizione contributiva che è stato possibile individuare, in questi casi, evasori o situazioni anomale ai fini della Tari, oggi inserite nel dato complessivo degli ammanchi, per cui il settore finanziario ha ora titolo per procedere alla esigibilità.
«Negli ultimi anni molto è stato fatto per contrastare il fenomeno dell’evasione del tributo Tari, ad esempio incrociando i dati contenuti nelle banche dati e istituendo un apposito nucleo denominato “lotta evasione”», commenta l’assessore comunale con delega ai tributi Christian Gnoni.
«È stato attivato, altresì, un progetto intersettoriale tra l’ufficio ambiente, ufficio tributi e polizia locale che consente di accertare interi quartieri e di dare anche, laddove necessario, le dovute informazioni, consentendo ai contribuenti di mettersi in regola con il tributo. Si tratta - chiude l’assessore Christian Gnoni - di un fenomeno ovviamente diffuso in tutte le città e che l’amministrazione sta combattendo anche per una questione di giustizia sociale nei confronti della maggioranza dei contribuenti che anche con difficoltà è puntuale nei pagamenti».