Ragazzini aggrediti nella villa comunale da un gruppo di bulli. Anzi da una baby gang, una di quelle che non t'aspetti di trovare in un paese di neanche settemila anime. Eppure, le condotte vessatorie e prevaricatrici di quattordici ragazzini (il più grande 14 anni, il più piccolo dieci) sono diventate materia di indagine. E la Procura presso il Tribunale dei minorenni ha aperto un fascicolo per lesioni, minacce e violenza privata.
Il gruppo ha seminato il terrore nei giardini pubblici di un paese della Grecìa salentina. I fatti, almeno cinque, sono avvenuti nei mesi scorsi. Si sono susseguiti in rapida successione fino a quando, poi, le indagini coordinate dal procuratore Simona Filoni hanno consentito di accertare gli autori delle aggressioni e di individuare i componenti della baby gang. Pare che si siano ispirati ad una delle tante serie tv, molto in voga, in cui la violenza, la sopraffazione e il dominio sugli altri sono il comun denominatore. Dinamiche che questi 14 ragazzini hanno voluto traslare nella realtà. E così è nato il gruppo “la gang senza paura”, strutturata come una vera organizzazione criminale: un quattordicenne si faceva chiamare il boss e ne era a capo; tutti gli altri erano gli schiavi. Non solo. I componenti del gruppo si distinguevano pure dall’abbigliamento indossato: i capi e i leader avevano una felpa di colore viola, tutti gli altri una maglia di colore nero. Roba da film, anzi da fiction. E l’overdose di serie seguite in tv durante il lockdown ha cominciato a manifestare controindicazioni ed effetti collaterali, materializzandosi in un desiderio malsano di replicare ed emulare quelle dinamiche fantasiose.
I primi episodi (quelli finiti all’attenzione della Procura) risalgono all'estate dello scorso anno. Sono avvenuti tutta nella villa comunale: in un caso un minorenne sarebbe stato aggredito e preso a calci e pugni tanto da rompergli il setto nasale; in un altro sarebbero stati picchiati due ragazzi; in un terzo, poi, un adolescente, mentre era seduto ad un bar e mangiava le patatine, sempre all'interno della villa comunale, sarebbe stato aggredito e “scippato” della busta di patatine. Ma ce ne sono anche altri di episodi. Un gruppetto di ragazzini sarebbe stato preso a calci, pugni e spintoni mentre giocava a calcio. I componenti della gang avrebbero anche sottratto il pallone, “passandoselo” tra di loro, in un clima di derisione per dimostrare una posizione di dominio.
A quanto se ne sa, le indagini sulla “gang senza paura” sarebbero giunte al capolinea. Ovviamente ci saranno delle conseguenze solo per i componenti che hanno più di quattordici anni. Per gli altri, non essendo imputabili perché infraquattordicenni, sarà chiesta l'archiviazione. Per tutti è stato comunque aperto un procedimento a loro tutela in sede civile.