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«Save the olives», obiettivo da raggiungere al più presto contro la Xylella

 
Tonio Tondo

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Tonio Tondo

«Save the olives», obiettivo da raggiungere al più presto contro la Xylella

Un fronte comune per frenare l’espandersi del batterio-killer

Martedì 31 Maggio 2022, 10:49

17 Novembre 2024, 18:57

Per contrastare e battere Xylella fastidiosa, il batterio che ha devastato gli oliveti del Salento e minaccia il Nord della Puglia, nasce una nuova alleanza. A scendere in campo la onlus “Save the olives” (Salvare gli Ulivi) e imprenditori pugliesi innovativi e generosi. In testa Natuzzi Italia, azienda di Santeramo in Colle, nel Barese, fondata da Pasquale Natuzzi nel 1959, quotata a Wall Street. Natuzzi è un personaggio legatissimo al territorio e alle identità che lo compongono e ha deciso di sostenere il progetto della Save the olives: la realizzazione di una “screen house” (casa schermata), cioè una serra protetta, base 9 metri per 15, altezza quattro metri, su un telaio in acciaio, copertura in policarbonato e rete anti insetti. Una struttura indispensabile per garantire l’isolamento dall’ambiente esterno delle piante madri allevate all’interno. Con la serra, la ricerca in campo e in laboratorio entra in una fase cruciale che dovrebbe portare alla certificazione di nuove cultivar italiane frutto di migliaia di incroci tra le due cultivar resistenti –Leccino e Favolosa – e le oltre 800 varietà certificate in Italia. Il suo costo è di 60mila euro.

Il progetto della onlus è ambizioso, il primo traguardo è la raccolta di fondi tra gli imprenditori che hanno a cuore la bellezza della Puglia, la sua biodiversità, la sua prosperità e la diversificazione delle produzioni agricole. La serra nascerà a Gagliano del Capo, una terra del limite o del confine, comunità che interagisce con Santa Maria di Leuca, terra dura ma generosa, brezza salutare e luce che apre la mente alla speranza. L’azienda che la ospiterà è Forestaforte, l’imprenditore innovativo è Giovanni Melarne, agronomo, sostenitore di uno stretto rapporto tra impresa e ricerca scientifica. Melcarne è un pioniere, coraggioso e tenace, alcuni giorni fa ha affrontato un severo intervento di chirurgia ortopedica in un ospedale di Milano, tornato a Gagliano è già operativo.

Le persone che si danno da fare non restano quiete neanche in vacanza. Ieri mattina, alla conferenza stampa della Save the olives a Palazzo Adorno, sede della Provincia di Lecce, si sono presentati Arturo Parolini e Patrizio Ziggiotti, esponenti della onlus. Parolini è un esperto di cooperazione internazionale. E’ nato in Perù, cresciuto in Argentina, attività di ricerca e volontariato tra Italia e Africa, moglie tunisina e rapporti con le diverse istituzioni dell’Onu. L’estate, ma non solo, si trasferisce a Vitigliano, frazione di Santa Cesarea Terme. Innamorato del Salento come Zigliotti, milanese trapiantato a Gagliano, comunità di attrazione appunto di milanesi. Con loro Natuzzi ha stretto un rapporto fruttuoso che si è poi esteso. Ma i protagonisti sono i ricercatori del Consiglio nazionale della ricerca (Cnr), in prima linea l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr di Bari, diretto da Donato Boscia. Una ricercatrice, Maria Saponari, stimata a livello internazionale, autrice di pubblicazioni riportate da riviste scientifiche, coordina programmi europei. La sua perseveranza e la sua competenza scientifica è riconosciuta ai diversi livelli. Si devono a lei, insieme al gruppo di ricercatori del Cnr, i progressi negli studi e nella conoscenza sulla natura e sull’attività del batterio Xylella, arrivato nel Salento con le piante ornamentali dalla Costarica via porto di Rotterdam in Olanda.

Il progetto è nato a Roma il 21 aprile 2022, con un incontro tra esponenti nazionali del Cnr (Donato Boscia per l’Istituto di Bari), dirigenti della Coldiretti e della Unaprol (Unione dei produttori di olio), i vertici di Save the olive e Giovanni Melcarne. Un programma in otto punti, con l’obiettivo di trovare nuove cultivar nazionali resistenti alla malattia e con alte caratteristiche produttive. Finalmente, una finestra sul futuro, con una visione strategica e però in stretto raccordo con gli attori territoriali protagonisti delle imprese agricole e delle produzioni di qualità. Melcarne è solo l’avanguardia, altri imprenditori innovativi con altre storie di aziende che sono passate da generazione a generazione e sono cresciute in mezzo a difficoltà enormi. Forestaforte ha radici nel lontano passato, nel 1583 quando è nata la prima azienda agricola degli antenati di Melcarne. Ma sono numerose le altre realtà in grado di offrire apporti significativi alla crescita di un nuovo Salento.

Il secondo punto importante dell’intesa è l’accelerazione delle varie fasi della ricerca. I finanziamenti privati che Save the olive punta a stimolare (il responsabile della comunicazione è Emanuele Rizzello, un giovane di Taurisano che già sta dimostrando le sue capacità di facilitatore di programmi) e i possibili cofinanziamenti hanno la funzione proprio di velocizzare i diversi passaggi per giungere in tempi rapidi alla selezione di cultivar resistenti al batterio e in grado di produrre olio di alta qualità. Rigenerazione, una maggiore biodiversità delle colture arboree in grado di fronteggiare il cambiamento climatico, e la riforestazione del Salento per conciliare produzioni agricole, paesaggio e miglioramento del microclima.

Una buona comunicazione è soprattutto creativa. E Natuzzi, in preparazione del Salone di Milano, affida proprio alla rifioritura perenne degli ulivi pugliesi da Gagliano del Capo e Torremaggiore e Lesina, sul confine con il Molise, il messaggio essenziale e profondo dell’agire dell’azienda. “Germogli”, con una creazione dell’artista Marcantonio nel cortile di Palazzo Durini a Milano dove è la sede della Natuzzi Spa, si annuncia la rinascita dalla terra, prima con piantine che affiorano, e poi con germogli giganti di quattro mesi. E’ il mistero di una natura che consente e spinge all’adattamento, alla coesistenza e alla ricchezza di colture, microorganismi e umanità. Dal piccolo nascono le grandi creazioni, tutte generate dall’irraggiamento solare, elementi vegetali ma anche la vita e la rinascita della nostra umanità.

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