Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 11:19

Lecce, auto nuove e documenti falsi: in 13 finiscono nei guai

Lecce, auto nuove e documenti falsi: in 13 finiscono nei guai

 
Angelo Centonze

Reporter:

Angelo Centonze

sede tribunale di Lecce

Tra gli indagati c’è un noto commerciante leccese di macchine

Martedì 01 Giugno 2021, 08:49

11 Ottobre 2023, 09:38

Avrebbero sottoscritto una serie di contratti di compravendita di autovetture, modificando i dati relativi alle "buste paga" dei clienti in difficoltà economiche e truffando la società che aveva erogato il finanziamento. Il meccanismo è al centro di un’inchiesta della Procura che vede coinvolti una noto commerciante leccese di auto, un consulente finanziario ed alcuni clienti insolventi. Nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari a firma del sostituto procuratore Alessandro Prontera, compaiono i nominativi di 13 persone. Si tratta di: Giovanna Adamo, 58enne di Lecce, socia e amministratrice unica della CHB Service s.r.l.; il marito Giancarlo Federico, 61 anni di Lecce, formalmente collaboratore, ma amministratore di fatto della CHB Service s.r.l., attiva nel noleggio di autoveicoli a Lecce; Oronzo Giuseppe Errichi, 55 anni di Lecce, in qualità di consulente finanziario (non iscritto all'albo) e il collaboratore Raffaele Capone, 58 anni di Lecce. E poi, i clienti i nove clienti (a lato l’elenco completo).
Le indagini sono state condotte dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, diretta dal colonnello Francesco Mazzotta. Come si legge nel capo d'imputazione, Errichi e Federico rispondono di esercizio abusivo di attività finanziaria. I due avrebbero incassato una serie di finanziamenti a titolo di credito al consumo, erogati da una società finanziaria milanese (parte offesa nel procedimento), simulando in un giorno una doppia compravendita della stessa automobile, già formalmente intestata al cliente.

Poi, c'è l'accusa di truffa con la presunta complicità dei clienti insolventi. Difatti, Federico, si sarebbe procacciato di volta in volta, la provvista per erogare abusivamente i prestiti ai consumatori e si sarebbe avvalso della collaborazione della Adamo che aveva il potere di firma sui contratti stipulati. Invece, Errichi avrebbe procacciato i clienti, scegliendoli tra quelli che in difficoltà economiche che necessitavano di liquidità. La truffa sarebbe consistita, come si legge nel capo d'imputazione, nel confezionamento di documentazione attestante la capienza reddituale e i requisiti di solvibilità del cliente ritenuta dagli inquirenti interamente o, almeno in parte, falsa. E così sarebbe stata raggirata la società milanese che erogava i finanziamenti. Sono nove gli episodi contestati e si sarebbero verificati a Lecce, tra aprile e settembre del 2015. Viene calcolato un danno complessivo per la società milanese di oltre 100mila euro.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Giancarlo Dei Lazzaretti, Luigi Rella, Antonio De Mauro, Chiara Fanigliulo, Claudio Mangia, Carolina Coluccello, Andrea Bianco, Ivan Feola, Alessandra Viterbo, Maria Luisa Greco, Dario Budano, Carlo Scalinci, Maria Passaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)