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Tap, verso riconsegna terreni nel Salento: piantumati 1800 ulivi

 
Redazione online

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Tap, verso riconsegna terreni nel Salento: piantumati 1800 ulivi

Ripristini ambientali nelle zone interessate da rete

Venerdì 12 Marzo 2021, 13:53

Con il gasdotto pienamente operativo dal 31 dicembre e il completamento dei ripristini ambientali nelle zone interessate dalla posa della tubazione (piantumazione di quasi 1800 ulivi e ricostruzione di 120 muretti a secco), a partire dalla prossima settimana Tap avvierà la campagna di riconsegna dei terreni ai legittimi proprietari, ultimo passaggio necessario a restituire il territorio nelle stesse condizioni in cui era stato trovato prima di iniziare i lavori. Lo comunica la stessa multinazionale. I proprietari dei terreni - fa sapere Tap - potranno disporne in base alle loro necessità, rispettando però alcune indicazioni fondamentali per garantire la sicurezza e l’esercizio sicuro del gasdotto. Per eventuali lavorazioni lungo l’asse della condotta, Tap fa sapere inoltre che ogni attività dovrà essere effettuata in completa sicurezza, attenendosi ad alcune regole e avvisando preventivamente Tap attraverso il numero verde dedicato 800484484. La campagna informativa «Prima chiami, poi scavi" avrà inizio il 15 marzo con affissioni, post sui canali social di Tap e conterrà linee guida e un video tutorial sulle attività ammesse e non ammesse in prossimità del gasdotto.

Il ripristino dei territori attraversati dal gasdotto è stato illustrato nel corso di un media tour. Ha comportato la ripiantumazione lungo il percorso della condotta degli alberi di ulivo, di arbusti e cespugli tipici della macchia mediterranea, e la ricostruzione dei muretti a secco, temporaneamente smontati e conservati per consentire l’apertura della pista di lavoro e la posa del gasdotto sottoterra. Sono tornati al loro posto, tutti georeferenziati, 828 ulivi originari, tra cui alcuni monumentali, che durante i lavori erano stati custoditi e curati nei canopy a Masseria del Capitano. Qui sono stati piantati alberi e arbusti che daranno vita ad una nuova area boscata di oltre due ettari che, grazie a un ulteriore investimento di TAP, sarà fruibile al pubblico con un sentiero dedicato. Gli altri ulivi, che sono stati abbattuti come disposto dalle autorità fitosanitarie poiché affetti da Xylella, sono stati sostituiti da 930 nuove giovani piante, di varietà resistenti al batterio. Al netto dei ripristini, sono state messe a dimora circa 12.000 nuove piante autoctone, in un’area in cui la copertura forestale attuale è molto bassa e si aggira intorno all’1% del patrimonio provinciale. Infine i circa 120 muri a secco che incrociano il tracciato del gasdotto sono stati catalogati, numerati e documentati e successivamente smontati da maestranze specializzate, divisi per sezioni costruttive e stoccati in pallet delle dimensioni di un metro cubo, per essere poi rimontati nelle medesime condizioni precedenti alla realizzazione dell’opera.

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