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Copertino, misterioso rogo distrugge 5 lapidi al cimitero

 
Redazione Lecce

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Copertino, misterioso rogo distrugge 5 lapidi al cimitero

Al vaglio le immagini delle telecamere: è successo tutto domenica pomeriggio

Giovedì 03 Dicembre 2020, 09:38

Divorata dalle fiamme una targa sepolcrale provvisoria nel cimitero di Copertino. Notevolmente danneggiata la lapide funeraria sottostante e altre tre situate appena al di sopra. I danni ammontano ad alcune migliaia di euro. Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri della locale Tenenza per stabilire la natura dell’incendio, se di origine dolosa o accidentale. All’esame dei militari ci sono le immagini delle telecamere situate nel cimitero, le testimonianze dei necrofori e quelle dei congiunti del defunto. Le fiamme hanno letteralmente “sciolto” il supporto funerario in plastica distruggendo la lapide sottostante e annerite quelle superiori. L’episodio si è verificato tra le 15 e le 17 di domenica scorsa, durante l’orario di apertura al pubblico.

I primi ad intervenire per domare le fiamme sono stati gli operatori cimiteriali, allertati da alcuni visitatori che avevano notato del fumo nero e denso propagarsi dalla stecca 21 quella, appunto, in cui è presente la targa funeraria distrutta dalle fiamme. Si tratta di un supporto provvisorio in plastica che viene solitamente montato dalle agenzie funebri al termine della sepoltura e che precede il manufatto finale in marmo. Nel caso specifico la targa tridimensionale, dotata esclusivamente di un lumino a pile, un portafiori e l’immagine del defunto era stata collocata nell’ottobre scorso. Ora si tratta di capire cosa sia potuto accadere dal momento che non vi erano presenti fonti di calore potenzialmente in grado di sprigionare un incendio. Oltretutto, al momento si esclude un corto circuito all’impianto delle luci votive. Come dicevamo gli inquirenti stanno vagliando le immagini impresse dalle telecamere di ingresso al cimitero e quella situata lungo il viale che conduce alla stecca 21. L’accaduto è inevitabilmente rimbalzato sui social, generando amarezza e indignazione.

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