LECCE - «Ai ragazzi coinvolti chiedo un impegno: lavorate per realizzare i vostri sogni e non abbiate timore di pensare all’agricoltura e alla nostra filiera alimentare come a una concreta, importante, occasione per il vostro futuro. Il mio impegno è lavorare perché lo sia sempre di più». Così la ministra Teresa Bellanova nel suo saluto alla Giornata del Festival internazionale della Public History di scena a Lecce, con al centro quest’anno «l'Ulivo, memorie del mediterraneo tra storia, dialogo ed economia».
«L'ulivo come simbolo della cultura materiale e immateriale dei paesi del Mediterraneo, e al contempo come imperativo di ricomposizione e rigenerazione di un paesaggio che dobbiamo saper ri-consegnare alle nuove generazioni, e su cui tornare con convinzione ad investire per l’eccellenza che rappresenta», ha sostenuto la ministra. «Costruire narrazioni che facciano tesoro della vita e della memoria delle comunità è importante. Quelle comunità - ha proseguito - che ancora conservano tesori architettonici come i frantoi ipogei, vere e proprie basiliche sotterranee e importanti luoghi di produzione per secoli. Parlarne come elementi che consegniamo al futuro piuttosto che pensarli chiusi nei libri o parte di un passato remotissimo, lo considero un gesto vitale, importante, propiziatorio. Perché proprio quei luoghi possano diventare lievito di nuove strategie e occasioni».

Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole e Alimentari
Così la ministra Teresa Bellanova nel suo saluto alla Giornata del Festival internazionale della Public History di scena in Salento
Venerdì 27 Novembre 2020, 19:08