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Lecce, strangolò il coinquilino in Svizzera: la verità dopo 19 anni, 45enne condannato all'ergastolo

 
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sede tribunale di Lecce

La sede del tribunale di Lecce

Rocco Pierri, 45 anni, di Miggiano uccise Maurizio D’Amico, all’epoca dei fatti 30enne, originario di Copertino.

Martedì 20 Ottobre 2020, 21:02

I giudici della Corte d’Assise di Lecce hanno condannato all’ergastolo Rocco Pierri, 45 anni, di Miggiano (Lecce) per l’omicidio di Maurizio D’Amico, all’epoca dei fatti 30enne, originario di Copertino (Lecce). Il caso risale a 19 anni fa quando Pierri, nel settembre del 2001, in un appartamento in Svizzera strangolò con una sciarpa il coinquilino per poi avvolgerne la testa in una busta di plastica e incendiare il letto in cui giaceva il corpo della vittima.

La svolta a quello che sembrava un «cold case» arrivò dodici anni dopo grazie alle moderne tecniche d’indagine che consentirono di isolare il Dna del presunto assassino dal corpo della vittima. Pierri venne fermato a Taurisano mentre era in macchina in compagnia della donna con cui si era rifatto una vita.

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